martedì, Marzo 19, 2024
Il Parco Paranoico

Split, Völur & Amber Asylum

Mik Brigante Sanseverino Dicembre 6, 2019 Dischi Nessun commento su Split, Völur & Amber Asylum

I canadesi Völur e gli americani Amber Asylum condividono una visione sperimentale ed ancestrale del doom, mescolando alle sonorità pesanti e fosche, tipiche del genere, elementi neoclassici e folk, ambient e psichedelici.

“Breaker Of Rings” è la storia di una grande battaglia narrata dai Völur, una battaglia sospesa tra passato e futuro. La trepidazione e la paura che attanagliano l’anima del guerriero si manifestano e prendono la forma di suoni oscuri e per certi versi epici. Doom, epic e folk metal si fondono tra loro e si trasformano nel magma nero che travolge ogni cosa, lasciando dietro di sé solamente morte e distruzione. Il Destino diviene l’unica forza a cui, non solo gli uomini, ma persino il Tempo e la Natura, sono costretti a piegarsi. Viene rappresentato come una divinità implacabile e nefasta, dinanzi alla quale il guerriero lotta e combatte, pur sapendo di dover soccombere. Ma è proprio questo suo sacrificio estremo a renderlo finalmente libero e a dare alla sua vicenda uno spessore umano e civile straordinario. Egli decide, pur sapendo di perdere, di non darsi per vinto, ma di opporsi a ciò che ritiene essere ingiusto per sé e per color che gli sono a fianco.

Gli Amber Asylum introducono nel loro “Blood Witch” la componente passionale e femminile che manca nelle storie guerriere ed eroiche cantate dai Völur. L’elemento magico e surreale, la realtà che si intreccia al sogno, la presenza di forze misteriose che prescindono gli stessi concetti di vita e di morte, rappresentano il background del viaggio mistico descritto dalla band americana. La morte non è in battaglia, ciò che mette in pericolo il nostro mondo è la paura di perdere ogni cosa pensiamo di possedere; una paura che si trasforma in un morbo invincibile e che assume le sembianze della pazzia; ma possiamo ancora salvarci, possiamo ancora sottrarci a questo destino ostile. La salvezza non è in noi, bensì nell’amore, ovvero nella capacità di guardare al fuori di sé, oltre i propri limiti e le proprie convinzioni e trovare nell’altro, in chi ci è vicino, una ragione di vita.

Sia in “Breaker Of Rings”, che in “Blood Witch”, è necessario, quindi, un atto di coraggio finale: la volontà di rinunciare alla nostra vita, al nostro tempo, ai nostri spazi, per gli altri; solo attraverso questa scelta consapevole l’uomo può riconquistare e mostrare la propria superiorità rispetto le forze cieche ed irrazionali che pervadono le pieghe più oscure dell’universo.   

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.