venerdì, Marzo 29, 2024
Il Parco Paranoico

Amma, Puta Volcano

Mik Brigante Sanseverino Aprile 4, 2020 Dischi Nessun commento su Amma, Puta Volcano

Le atmosfere di “Amma”, il nuovo album della band greca, sono tese ed avvincenti, il calore desertico dello stoner rock viene miscelato a quello più metropolitano di matrice post-grunge, mentre la chitarra avvolgente di Alex Pi si intreccia, in maniera naturale, alle escursioni vocali di Anna.

“First Light” rimbomba come un martello per indicarci la strada da seguire per uscire dal labirinto opprimente in cui siamo costretti a sopravvivere. Un labirinto dominato dalle ansie e dalle paure a cui “Apnea” dona consistenza musicale, spingendoci a ritrovare la purezza ancestrale delle origini, dell’hard-rock più viscerale ed acido degli anni Settanta, liberandone l’essenza dalle polveri tossiche e dalle malvagie nebbie che oscurano la nostra vista interiore e che si trasformano nelle soffocanti ritmiche di “Venus Lullaby”, mentre qualcosa che è estraneo e corrotto tenta di penetrare nella nostra fragile intimità, per assoggettarla e condizionarla al suo volere.

“Kassandra’s Gift” si lascia conquistare da atmosfere più psichedeliche e da paesaggi rassicuranti in cui gli elementi primordiali sono i veri protagonisti: l’erba e l’acqua, ampi orizzonti e luci tremanti, mentre il fiume della vita scorre fluido ed inesorabile. Sembra quasi di rileggere in una veste sonora le pagine di “Acqua Buia” di Joe Lansdale, il fiume che scorre può divenire la via su cui muoversi e viaggiare, ma è anche un elemento distruttivo che, con le sue piene, devasta la terra e tutto quello che avevamo costruito con sacrificio ed amore. Ma quando il fiume ritornerà nel suo letto, la vita ed il mondo rinasceranno più forti di prima.  

“Amma” è un disco che ti emoziona, lo ascolti facilmente, perché, in fondo, la band ateniese sa entrarti dentro, riesce a creare sintonia con gli ascoltatori e ti offre un rifugio in cui fermarti a riflettere e recuperare energie, pur rimanendo sempre consapevoli che quello che ci aspetta fuori è assurdo, avvilente e complicato da comprendere e gestire. Ma per quanto gli esseri umani facciano del loro meglio per ridurre il giardino sonico ad un inferno di terrore e menzogne, il fiume, alla fine, spazzerà via il male e ci permetterà di ricostruire un mondo migliore.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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