martedì, Marzo 19, 2024
Il Parco Paranoico

Make It Better, a/lpaca

Mik Brigante Sanseverino Marzo 1, 2021 Dischi Nessun commento su Make It Better, a/lpaca

Le trame nevralgiche e psichedeliche di “Beat Club” – singolo estratto dall’album “Make It Better”, in uscita il prossimo 19 Marzo – hanno preannunciato quelle che saranno le ambientazioni fisiche e spirituali nelle quali si muoveranno i nove brani del disco: un intreccio fluido e ad alta pressione di noise, garage e punk rock, di visioni acide, di ritmiche minimali e di improvvise accelerazioni, che non hanno alcun timore a sfidare la cruda realtà attuale, a fissare quell’oscurità alienante che ha divorato le nostre vite precedenti, imprigionandoci in quello che è, a tutti gli effetti, un eterno ed immobile presente.

Un tempo nel quale abbiamo rinunciato a qualsiasi diritto, alla nostra libertà, alla stessa democrazia, pur di sentirci “sicuri”, ma, a ben guardare, questa sicurezza, in realtà, non esiste e non è mai esistita. Si trattava solamente di assuefazione a una serie di schemi e di modelli sociali, lavorativi ed economici ideati per sostenere un sistema globale basato sull’ingiustizia e su una distribuzione iniqua delle ricchezze del pianeta. La ritmicità estrema degli a/lpaca ci aiuterà a diradare le nebbie fisiche e mentali che avvolgono le nostre esistenze? L’idea è, appunto, questa: alzare il volume, aprire le porte della propria immaginazione, entrare in quel beat club di emozioni, idee e progetti che la nostra mediocre classe politica non è riuscita a chiudere e – se continuiamo a seguire il beat – non ci riuscirà mai.

La band italiana ne è assolutamente consapevole ed allora aumenta la tensione, ingloba sonorità space, psych e prog-rock del passato, rivitalizzandole, attualizzandole e proiettandole su quello schermo nero che è il nostro futuro, facendo sì che ciascuno di noi possa immaginare un domani diverso. La musica è uno strumento potente perché favorisce il risveglio delle coscienze, amplifica l’empatia presente nelle persone e fa sì che esse escano dal torpore e facciano fronte comune per riprendersi lo spazio ed il tempo che ci sono stati portati via. Gli a/lpaca alternano passaggi più adrenalinici, massicci e robusti ad altri che sono più diluiti, liquidi e riflessivi, lo scopo è quello di liberare le energie più positive e costruttive, purificandole da quel substrato di ansie, di insicurezze e di paure che ci vengono, quotidianamente, inculcate con l’obiettivo di tenerci buoni, sottomessi e perfettamente allineati. 

Siamo arrivati ad un punto di svolta, il virus è stato una terribile condanna, una fonte malevola di dolore e sofferenza, ma ci ha anche permesso di essere più consapevoli e determinati: più consapevoli del nostro tempo e desiderosi di non sprecarlo; più consapevoli dei nostri affetti e desiderosi di non trascurarli; più consapevoli del caos e del rumore mediatico che tenta, in tutti i modi leciti ed illeciti, di distrarci e di condizionarci; più consapevoli del bisogno di stimolare la nostra creatività e la nostra fantasia, attraverso la musica, l’arte in generale e tutte le nostre passioni; più consapevoli di quelli che sono i nostri sogni e del fatto che non lasceremo a nessuno di portarceli via.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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