domenica, Dicembre 7, 2025
Il Parco Paranoico

A Hero’s Death, Fontaines D.C.

Mik Brigante Sanseverino Agosto 4, 2020 Dischi Nessun commento su A Hero’s Death, Fontaines D.C.

Come pensate possa essere la fine di un eroe? Gelida, vuota, buia, una stretta nichilista lunga circa 47 minuti attorno tutto ciò che pensiamo sia importante, ma che, invece, ha già il non-sapore della morte dentro di sé. Finchè apparterremo alle nostre vite iper-tecnologiche, alle nostre carriere aziendali, ai nostri simulacri social, non potrà che essere così. Ecco, allora, qual è lo scopo delle sonorità post-punk della band irlandese: riempire gli spazi e dimostrarci come la vita non debba essere necessariamente un vuoto glamour inutile e fascinoso, che vive di un presente perenne, ma possa anche prevedere l’esistenza di un futuro migliore, di un livello di soddisfazione ed appagazione diverso, che non sia quello del semplice consumatore.

I don’t belong to anyone“, apparteniamo solo a noi stessi, è questo il senso del nuovo album, “Dogrel” è alle spalle, la band ha saputo andare oltre la crisi interna seguita al successo di quel disco, ha messo da parte materiale di cui non era affatto convinta, le proprie frustrazioni ed ora è pronta a mettere in musica i suoi dubbi, tutti i grigi in cui, a volte, sembrano affogare le nostre giornate.

La guerra è persa quando rifiutiamo di combattere, perché il nemico che dobbiamo affrontare ci appare invincibile e davanti a noi non vediamo che una strada già segnata dall’oscurità più fitta, ma se solo guardassimo meglio, ci renderemmo conto che nel buio ci sono degli spiragli che si trasformano nel rumore distorto delle chitarre, nelle percussioni minacciose, nell’elettricità che tenta di plasmare il disordine interiore ed andare oltre quel muro di cinismo e dissociazione dietro il quale crediamo di dover proteggere la nostra fragile umanità. Ma così non facciamo altro che auto-distruggerci, i Fontaines D.C., invece, hanno compreso che la risposta più efficace è non aver paura dei momenti di disperazione, utilizzarli per incanalare le proprie energie più negative e dare vita alla loro musica, a ciò che sentono adesso, indipendentemente da quello che hanno fatto in passato, consapevoli della notte appena trascorsa, dei suoi silenzi, dei suoi tumulti, della luce che presto si diffonderà nel mondo.

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About The Author

Michele Sanseverino è poeta, scrittore e ingegnere elettronico. Creatore della webzine di approfondimento musicale Paranoid Park (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine IndieForBunnies (www.indieforbunnies.com), intreccia analisi critica e sensibilità letteraria in uno sguardo che attraversa musica, poesia e cultura contemporanea. Nel 2025 ha pubblicato la raccolta di poesie "Poesie Senza Parole: Cartografie Di Un Lato Nascosto", opera che esplora le zone d’ombra e le risonanze interiori del vivere. Nel 2025 ha pubblicato l'antologia "Cronache Dal Parco Paranoico: Canzoni, Visioni e Futuri Mai Nati", articoli tratti dalla webzine Paranoid Park che ripercorrono il nostro cammino dalla fine della pandemia ad oggi. Inoltre: "Ultravioletto: Riedizione Fluida" e "Frammenti Di Tempesta: Riedizione Fluida"

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