sabato, Luglio 12, 2025
Il Parco Paranoico

I’ll Wait For You In The Car Park, Violeta Garcìa & Hora Lunga

C’è una musica che fruga e che cerca, che scava tra le pieghe di città lontane e di sguardi sconosciuti, che riconosce il valore sacro del tempo e tenta di sottrarlo alla dissipazione digitale quotidiana. È questa la traiettoria che viene percorsa dall’album di Violeta Garcia e di Hora Lunga, un’opera sperimentale che connette due diversi continenti ed infinite esistenze, per comporre un unico ed omogeneo mosaico sonoro, un mosaico che non concede appigli, che non provoca chiusure, ma che spalanca crepe, varchi e spiragli. Un disco che non cerca di inseguire le mode o di accarezzare l’orecchio: piuttosto, esso impone un’immersione profonda ed oscura. È una ricerca di senso e di identità, di quei dettagli che sfuggono al nostro sguardo materialista e distratto e che solamente la musica, nella sua forma più libera, catartica e inclassificabile, riesce ancora a catturare. Violeta Garcia e Hora Lunga si muovono tra elettronica mutante, rumorismo urbano, divagazioni di matrice noise-rock e improvvisazioni nu-jazz, come se fossero i cartografi di una geografia emotiva che attraversa oceani, deserti e periferie.

Il loro è un linguaggio fatto di suoni spigolosi e di frequenze oblique, di suoni dissonanti che diventano racconto. E dentro questi racconti si incontrano volti, accenti, culture e storie. Ogni nota è il riflesso di una vita diversa, di una memoria che sopravvive nei gesti, nelle rughe, nelle attese. Persone che hanno conosciuto l’esilio e la festa, il lavoro faticoso e il silenzio della sera, e che trovano voce in questo flusso di archi stridenti, di percussioni nevrotiche e di voci deformate, come eco di un mondo che troppo spesso cancella chi non si adegua al passo imposto.

Perché questo lavoro racconta anche di un presente feroce, un presente fatto di esistenze che non ci appartengono più davvero, di corpi che si muovono secondo ritmi dettati da un meccanismo impersonale e dispotico. Un ingranaggio che reclama tutto: il tempo, i desideri, le pause, lo spazio vitale. La musica di Violeta Garcia e Hora Lunga fotografa questo sistema senza nome e senza volto, restituendogli la sua voce più cruda, sinistra, ostile e sincera. È un album fatto di urla trattenute e di clangori metallici, di momenti che sembrano collassare su sé stessi per poi, improvvisamente, aprirsi su orizzonti nuovi e inattesi. Ma non è solamente una denuncia. È anche una carezza ruvida, una scossa gentile. Perché, mentre ci ricordano quanto sia facile perdersi nell’ossessione produttivistica e nel controllo totale del tempo, questi brani ci invitano a recuperare spazi di libertà e di sogno. Ci restituiscono il tempo che ci è stato sottratto: il tempo dell’attesa, dell’ozio creativo, delle passioni inutili e, dunque, essenziali. È un disco che si prende la responsabilità di farci rallentare, di obbligarci a sentire, ad osservare, a non smettere di cercare.

Alla fine, in questa stratificazione sonora caotica e apparentemente indecifrabile, rimane la consapevolezza che, come spesso accade, la vera rivoluzione comincia dalle piccole cose: un respiro profondo, una passeggiata senza meta, un vinile ascoltato al buio, un abbraccio sincero, un calice di vino rosso, una voce che racconta di terre remote. È da lì che nasce l’arte più viva, quella che — come questo disco — non ci consola, ma ci accompagna. E forse è proprio questo il senso ultimo della musica di Violeta Garcia e di Hora Lunga: ricordarci che l’arte serve ancora a farci sentire umani.

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.