sabato, Luglio 12, 2025
Il Parco Paranoico

The Shadow Of The Guest, Blonde Redhead

Mik Brigante Sanseverino Giugno 26, 2025 Dischi Nessun commento su The Shadow Of The Guest, Blonde Redhead

Siamo fragili.

Siamo attimi sospesi, in un percorso iniziato nei meandri oscuri della galassia, polvere di stelle che, per ragioni inspiegabili e segrete, si è fatta carne, pensiero, voce, canzone. Materia cosmica che, attraversando ere e corpi, vite e morti, ritorna a sé stessa, in ogni sguardo, in ogni battito, in ogni respiro, in ogni gesto che, per quanto minuscolo, sfida la fine inevitabile e compie il salto estremo verso l’eternità.

È questo senso di resistenza silenziosa che i Blonde Redhead hanno, spesso, cucito nei loro tragitti sonori; una resistenza che non reclama armi, né schieramenti, che non cerca conflitti aperti, ma abita il quotidiano, nutrendosi di piccoli eventi, della costanza di restare, della solidarietà imprevista e del riconoscersi, assieme, nella propria debolezza umana. È la resistenza di chi, dopo un trauma, una caduta, una malattia o una crisi, si rialza, non per tornare, esattamente, ciò che era prima, ma per diventare qualcosa di nuovo, più vicino alla verità dei cicli naturali di inizio e di fine che governano ogni cosa.

Ed è proprio da questa consapevolezza che nasce l’ultimo album della band, uscito nel 2023; un’opera che, oggi, si reinventa e che si trasforma, assumendo i contorni di un’anima dream-pop eterea, ricercata, spettrale, raffinata ed obliqua. Un disco diverso che, più di altri, si concede all’introspezione, al racconto interiore e alla sperimentazione, attraversando i limiti fisici delle lingue, degli idiomi, delle tecniche e dei generi, accogliendo voci diverse, timbri contrastanti e lasciando, infine, che ogni esperienza canora trovi il proprio spazio espressivo, il proprio modo di esistere accanto all’altra.

Le armonie corali che ne scaturiscono sono insieme carezze e ferite, mostrano la nuda essenza di canzoni che raccontano il lutto ed il distacco, l’assenza e l’indifferenza. Brani che parlano di quel vuoto che si scava dentro, quando ci si allontana da sé stessi, dagli altri, dal mondo. Ma nel farlo non ci annientiamo, anzi comprendiamo, invece, che proprio in questa ferita può germogliare la possibilità di una comprensione più ampia, più profonda, più sincera, nonché un ascolto diverso di quelle stesse musiche, capaci, adesso, di riconoscere, nel dolore altrui, un riflesso del proprio, e nel proprio, un richiamo a restare umani.

È così che questa versione alternativa di un disco dei Blonde Redhead diventa più di un album, diviene un rituale intimo, una confessione corale, una dichiarazione di fragilità condivisa e, insieme, di ostinata, luminosa resistenza.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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