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Il Parco Paranoico

The Crucible, Motorpsycho

Mik Brigante Sanseverino Febbraio 19, 2019 Dischi Nessun commento su The Crucible, Motorpsycho

“The Crucible” è, senza alcun dubbio, il lavoro più progressivo dei Motorpsycho, con continue incursioni nelle sfere stoner rock ed epic metal. Tre tracce nelle quali si alternano riff più oscuri e metallici ed atmosfere più classiche e psichedeliche, senza disdegnare passaggi acustici, dolci e melodici. L’album è un continuo susseguirsi di parti più veloci e parti più lente, di luce ed oscurità, di furia e bellezza, di equilibrio e caos, che sembrano provenire direttamente dai paesaggi della Terra di Mezzo. Da un lato la terra ed il fuoco, dall’altro l’aria e l’acqua, in uno scontro epico da cui dipende il destino del nostro mondo e quindi di ciascuno di noi, perché le stesse forze che si fanno la guerra fuori, la fanno anche dentro di noi.
Lo stile della band norvegese è unico; le loro scelte sono dettate sia dalle esperienze passate, che dalla voglia di percorrere sentieri sempre nuovi ed esplorare nuovi panorami sonori. L’ascoltatore non è mai lasciato da solo, la grandezza di questo progetto è quella di aver saputo creare, nonostante i diversi stili espressivi presenti, una trama originale. Ascoltare “The Crucible” è come leggere un libro; i profumi dell’inchiostro e della carta penetrano nel nostro animo; il filo della narrazione è ben riconoscibile, ma, allo stesso tempo, ciascun lettore può lasciarsi rapire dalla storia ed iniziare a divagare, con la propria fantasia, nel mondo che la band ha costruito per noi. Ci sono tanti luoghi inesplorati, sta a noi scovarli, con la nostra passione e con la nostra sensibilità. Il rapporto con “The Crucible” non può essere univoco, dalla band al pubblico, ma deve avvenire in entrambi i sensi: questo è l’unico modo per comprendere a pieno il significato dell’album.
Ascoltare i lavori dei Motorpsycho non è mai semplice, c’è bisogno di impegno ed attenzione, se vogliamo penetrare a fondo nella loro musica e, contemporaneamente, nei meandri più intimi della nostra mente. Il disco scorre, infatti, su due binari paralleli: da un lato il mondo esterno, la continua lotta tra il Bene ed il Male, le influenze letterarie che pervadono il lavoro; dall’altro lato la nostra coscienza, le nostre emozioni più intime, il luogo dove le forze oscure e quelle luminose si affrontano in una battaglia decisiva, quella per la conquista ed il controllo delle nostre scelte. Si tratta, in fondo, delle due facce della medesima moneta; il destino del mondo passa attraverso quello di ciascuno di noi; siamo più legati e connessi di quanto immaginiamo; ma non stiamo pensando alla rete informatica globale, alle intelligenze artificiali ed alle varie diavolerie tecnologiche che pervadono le nostre giornate. Ci riferiamo alla capacità intrinseca degli esseri umani di stringere rapporti affettivi e creare empatia. Non sono le connessioni digitali a tenerci legati, anzi esse, in realtà, tendono semplicemente a controllarci, sostituendo i legami reali con quelli virtuali, la verità con la menzogna, in maniera tale da prevenire ogni nostra possibile azione e limitare la nostra libertà di manovra e di decisione. La musica e l’arte, se vogliono essere propositive e costruttive, hanno l’obbligo di denunciare e smascherare questi subdoli tentativi di controllo e riportare il mondo reale, la verità, l’uomo, i suoi sentimenti più positivi, al centro del discorso, proprio come avviene in “The Crucible” ed, in generale, con tutto ciò che orbita attorno al pianeta Motorpsycho. 

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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