domenica, Dicembre 8, 2024
Il Parco Paranoico

Lei (No) Innocence, Innocence

Mik Brigante Sanseverino Novembre 16, 2018 Dischi Nessun commento su Lei (No) Innocence, Innocence

“Innocence” è un’opera spietata di destrutturazione musicale; le armonie vengono de-assemblate e successivamente re-assemblate con passione, per dare vita ad un fiume di nuove sonorità, le quali mettono a nudo e mostrano senza alcun velo l’essenza e l’anima dei suoni e degli strumenti originari. Un disco di musica elettronica, pervaso da atmosfere ambient oscure ed equivoche, che non si fa alcun problema a rovistare nella propria e nella nostra intimità.

La solitudine viene mostrata come una porta che ci permette di toccare con mano il nostro inconscio; la solitudine è lo strumento tramite il quale percepiamo il nostro stesso sapore, lo apprezziamo e ne ricaviamo piacere erotico. L’erotismo è vissuto in maniera pulita, senza condizionamenti esterni, senza oppressivi moralismi e luoghi comuni. L’attrazione verso i corpi e la materia si accompagna, di pari passo, ad un’indagine interiore nei meandri delle nostre anime inquiete, prigioniere di falsi perbenismi e giudizi approssimati ed affrettati. La passione non è un elemento negativo, ma rappresenta la forza indispensabile per spingere i corpi a cercarsi, nonostante il buio provocato dalle piatte politiche neo-liberiste. Ed una volta ricongiunti nella carne sarà possibile congiungere anche scopi ed obiettivi, sogni ed aspirazioni, umori e pensieri. Certo, ciò potrebbe avvenire con violenza, come se un fiume, improvvisamente in piena, uscisse da argini edificati in modo errato, senza tener conto dei sentimenti, delle inclinazioni naturali, delle necessità, dei bisogni fisici di ogni essere umano; ma la distruzione di questi limiti precostituiti, di queste barriere artificiali, è il prezzo che bisogna pagare per riconquistare la libertà d’intenti ed espressione. In tale discorso rientra l’utilizzo di contribuiti visuali di natura pornografica provenienti da un’epoca lontana, quella tra gli anni sessanta e settanta; un’epoca che, oggi, ci appare ingenua e per certi versi sorpassata, ma che, però, consente di scoprire piccoli tesori sottraendoli all’opera vanificatrice del Tempo.  

Destrutturare, dividere, ritrovare semplicità, istinti primordiali, comportamenti naturali e ricomporli in maniera tale da poter offrire alla persona comune un’alternativa. Una strada che si svincoli dai classici precetti di natura religiosa, dalle rigide regole dei mercati finanziari, dai forzamenti imposti al singolo individuo, nel nome di un finto bene comune, che non è altro che un modo subdolo per difendere gli interessi dei pochi a discapito dei tanti. Una strada che, anche attraverso queste ambientazioni sonore pornografiche e oscure, dark e nowave, ci consenta di riconquistare il controllo dei nostri corpi e quindi delle nostre scelte.

Il disco è stato pubblicato a Dicembre del 2018 su etichetta A Buzz Supreme (Audioglobe).

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.