venerdì, Dicembre 12, 2025
Il Parco Paranoico

Monsters Eating People Eating Monsters…​, Frankie And The Witch Fingers

Dal magma ribollente della psichedelia californiana, Frankie And The Witch Fingers, plasmano questa creatura magnetica e passionale che ha tanto il sapore nostalgico degli anni Sessanta e dei viaggi ipnotici in pieno deserto, quanto quello scalpitante ed urgente delle sonorità stoner, funk e garage attuali. “Activate” spinge subito il piede sull’acceleratore perché così va il nostro mondo, facendo sì che la band possa mostrare tutto il suo vigore ancestrale e la sua energia psico-tribale, mentre la successiva “Reaper” ricrea quelle atmosfere lisergiche, meditative ed accattivanti nelle quali gli ascoltatori amano perdersi, utilizzandole per fare i conti con le proprie ossessioni, per sprofondare nel panico e poi pian, piano risorgere, come redivive fenici prog-rock, dalle ceneri ancora fumanti, profumate e graffianti di “Sweet Freak”.

Quando, finalmente, abbiamo sollevato il velo della grigia tristezza e possiamo ammirare la bellezza del mondo che ci sta attorno, la band fa sì che le ritmiche garage di “Where’s Your Reality” e “Simulator” prendano il sopravvento con i loro riff pressanti che si abbattono sui mostri, sugli incubi, sulle velleità e sulle fobie che, spesso, divorano le nostre esistenze, maciullandole, facendole a brandelli, riducendole ad una poltiglia insipida ed omologante che, alla fine, sputeranno via, una volta che è troppo consumata e non sanno più cosa farsene.

La band americana tenta di capovolgere la situazione a furia di martellamenti incisivi, di sferzate elettriche e di groove allucinogeni. La propria dedizione nel progetto assume i contorni di una eroica resistenza contro la violenza e l’intolleranza che domina i tempi moderni: “Cavehead” e la title track chiudono un disco vivace, la cui eterogeneità musicale è strettamente connessa ed intrecciata con l’eterogeneità propria degli esseri umani, con la loro capacità di superare le differenze e di fare della diversità un impulso creativo, piuttosto che un’assurda ossessione dietro cui si nascondono i mostri che vogliono solamente sfruttarci, consumarci ed infine gettarci via.

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About The Author

Michele Sanseverino è poeta, scrittore e ingegnere elettronico. Creatore della webzine di approfondimento musicale Paranoid Park (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine IndieForBunnies (www.indieforbunnies.com), intreccia analisi critica e sensibilità letteraria in uno sguardo che attraversa musica, poesia e cultura contemporanea. Nel 2025 ha pubblicato la raccolta di poesie "Poesie Senza Parole: Cartografie Di Un Lato Nascosto", opera che esplora le zone d’ombra e le risonanze interiori del vivere. Nel 2025 ha pubblicato l'antologia "Cronache Dal Parco Paranoico: Canzoni, Visioni e Futuri Mai Nati", articoli tratti dalla webzine Paranoid Park che ripercorrono il nostro cammino dalla fine della pandemia ad oggi. Inoltre: "Ultravioletto: Riedizione Fluida" e "Frammenti Di Tempesta: Riedizione Fluida"

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