sabato, Dicembre 6, 2025
Il Parco Paranoico

Axlaustade, Axlaustade

Mik Brigante Sanseverino Ottobre 18, 2021 Dischi Nessun commento su Axlaustade, Axlaustade

Queste trame strumentali, impregnate di suadente e morbida elettricità ed intrise di atmosfere neo-psichedeliche che illuminano improvvisamente il nostro personalissimo cielo, come fossero fuochi d’artificio in una notte oscura, senza stelle e senza luna, guardano alle sonorità grunge degli anni Novanta, mescolando la nostalgia nei confronti di un passato che ci appare sempre più eroico ed irraggiungibile con il senso d’urgenza e la frettolosa sovraesposizione mediatica che caratterizzano, purtroppo, il nostro tecnologico, virtuale ed estraniante presente.

L’iper-connessione genera il mostro dell’incomunicabilità e dell’isolamento. La musica, però, con le sue immagini inconsce e la sua capacità di riportare in superficie ricordi, sentimenti e passioni che avevamo, letteralmente, sepolto sotto gigabyte e gigabyte di luoghi comuni, di inutili impegni, di fake news, di frasi di circostanza, di comportamenti maniacali, di ipocrisie e di paure assurde ed irrazionali, può aiutarci a voltare pagina, a guardare altrove, ad uscire dalle stanze buie ed anguste nelle quali credevamo, erroneamente, di essere più sicuri, più protetti, più appagati.  

“Axlaustade” è il suono della nuova alba, emerge dalle profondità di un abisso darkeggiante, si carica di mistiche narrazioni sonore di matrice space, ambient e psych rock, per rimettere al centro del nostro mondo il tatto, il gusto, la vista e l’udito, ovvero quella che è l’effettiva e veritiera bellezza del Creato. Una bellezza cruda e sensuale, armoniosa e distruttiva, invisibile e onnipresente, che non ha nulla a che vedere con i riferimenti e i canoni estetici che ci vengono, continuamente, proposti dalla rete globale di rapporti, di legami, di meccanismi artificiali, di schemi univoci che, attualmente, controlla, governa e condiziona le nostre piccole e grandi scelte.

L’unica vera salvezza, dunque, è respirare a pieni polmoni questo ritrovato senso di libertà e, soprattutto, non avere più timore di essere – nel bene e nel male – parte di quell’umanità rumorosa che non si accontenta più, in particolar modo dopo la recente crisi pandemica, di vivere, per sempre, in questo arido e anestetizzante silenzio emotivo.

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About The Author

Michele Sanseverino è poeta, scrittore e ingegnere elettronico. Creatore della webzine di approfondimento musicale Paranoid Park (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine IndieForBunnies (www.indieforbunnies.com), intreccia analisi critica e sensibilità letteraria in uno sguardo che attraversa musica, poesia e cultura contemporanea. Nel 2025 ha pubblicato la raccolta di poesie "Poesie Senza Parole: Cartografie Di Un Lato Nascosto", opera che esplora le zone d’ombra e le risonanze interiori del vivere. Nel 2025 ha pubblicato l'antologia "Cronache Dal Parco Paranoico: Canzoni, Visioni e Futuri Mai Nati", articoli tratti dalla webzine Paranoid Park che ripercorrono il nostro cammino dalla fine della pandemia ad oggi. Inoltre: "Ultravioletto: Riedizione Fluida" e "Frammenti Di Tempesta: Riedizione Fluida"

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