lunedì, Dicembre 8, 2025
Il Parco Paranoico

Off the Tongue, Current Affairs

Mik Brigante Sanseverino Agosto 31, 2023 Dischi Nessun commento su Off the Tongue, Current Affairs

Il tempo, è questo il nostro più grande potere e la nostra più grande risorsa, ma è anche ciò che gli altri – siano essi dei vili approfittatori, dei bramosi manipolatori, dei politici senza scrupoli o, semplicemente, delle persone comuni che hanno deluso e tradito il nostro amore, la nostra amicizia o la nostra fiducia – tentano di portarci via.

I Current Affairs danno l’impressione di essersi stancati di aspettare, di non voler aver più a che fare con quelli che vogliono solamente accaparrarsi, consapevolmente oppure no, del loro prezioso tempo. Costruiscono, allora, un mondo di bassi elastici e di chitarre abrasive, che la tagliente voce della cantante, Joan Sweeney, riesce a raccordare, abilmente, tra loro, in modo da dare vita ad un album – “Off The Tongue” – che costruisce, strada facendo, i suoi efficaci ed accattivanti ritornelli melodici, le sue energiche esplosioni elettroniche a base di sintetizzatori, i suoi passaggi più nostalgici e malinconici, le sue aperture sonore ed estetiche agli anni Ottanta, che ,ovviamente, non quelli del pop più modaiolo e patinato, bensì quelli punkeggianti e in bassa fedeltà, quelli che hanno continuato a bruciare, per anni, sotto la cenere mainstream, evolvendosi in tutto ciò che oggi amiamo definire post-punk. Perché, appunto, è sempre una questione di tempo, di ingegno e di energia che non possono e non debbono essere spese invano o, ancor peggio, sfruttate da qualcun altro.

Il disco, quindi, vibra di emozioni reali, affonda le sue unghie sonore nel senso d’urgenza, ci spinge a non aspettare invano l’assenso altrui, ma a scuoterci, a cambiare il ritmo delle nostre piccole vite e ad essere più grintosi, più selvaggi, più decisi nel perseguire le nostre idee, perché c’è qualcosa di assolutamente falso e ipocrita attorno a noi e la cosa più sana e più saggia che possiamo fare è tenere gli occhi aperti, non accontentarsi dei fatti che vi vengono raccontati mediaticamente e soprattutto non perdere mai di vista i propri sentimenti, le proprie cadute, le proprie lacrime, i propri momenti di rabbia,  di dolore o di delusione, perché è anche da questi che possiamo ripartire e costruire qualcosa che risuoni di verità. 

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About The Author

Michele Sanseverino è poeta, scrittore e ingegnere elettronico. Creatore della webzine di approfondimento musicale Paranoid Park (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine IndieForBunnies (www.indieforbunnies.com), intreccia analisi critica e sensibilità letteraria in uno sguardo che attraversa musica, poesia e cultura contemporanea. Nel 2025 ha pubblicato la raccolta di poesie "Poesie Senza Parole: Cartografie Di Un Lato Nascosto", opera che esplora le zone d’ombra e le risonanze interiori del vivere. Nel 2025 ha pubblicato l'antologia "Cronache Dal Parco Paranoico: Canzoni, Visioni e Futuri Mai Nati", articoli tratti dalla webzine Paranoid Park che ripercorrono il nostro cammino dalla fine della pandemia ad oggi. Inoltre: "Ultravioletto: Riedizione Fluida" e "Frammenti Di Tempesta: Riedizione Fluida"

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