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Il Parco Paranoico

King Of Stoned Fest 5, live (First Floor)

Mik Brigante Sanseverino Gennaio 28, 2019 Eventi Nessun commento su King Of Stoned Fest 5, live (First Floor)

Venerdì sera, 25 Gennaio, quelle anime selvagge, indomite e perennemente inquiete che si celano dietro la formula psico-sentimentale “Cattivi Guagliuni” hanno portato, sul palco del First Floor di Pomigliano d’Arco, la quinta edizione del loro circo stoner-psichedelico: King Of Stoned Fest. Tra creature divoratrici di riverberi e distorsioni; belve di fuoco, fiamme e fuzz; oscure eminenze multidimensionali capaci di invocare gli echi paralleli di molteplici passati ed imprevedibili futuri, sono andati in scena gli show adrenalinici ed intensi dei Tuna De Tierra, dei Lee Van Cleef e dei Sisters Of Your Sunshine Vapor.
Che l’atmosfera della serata fosse particolarmente calda, nonostante le basse temperature invernali, è stato chiaro da subito; il livello tecnico e qualitativo delle tre band era un’ottima premessa che poi, effettivamente, nel corso della notte ha confermato in pieno le aspettative. Come in un antico cerimoniale sciamanico, i primi a salire sul palco sono stati i Tuna De Tierra, con le loro sonorità magiche, le loro ipnotiche visioni desertiche e la capacità di dare vita ad atmosfere particolarmente meditative e riflessive.
Quando lo spirito acido del deserto ha terminato di avvolgere completamente gli spettatori presenti, si son fatti avanti i Lee Van Cleef; i cowboy “cattivi” hanno spinto, sin dal primo brano, la manopola della psichedelia verso il limite massimo, facendo sì che un muro possente di suoni acidi, feedback e distorsioni si scatenasse nella sala del club partenopeo.
Ormai le fiamme erano alte, voraci e desiderose di bruciare ogni paura e resistenza residua ed all’ultima band prevista, gli americani Sisters Of Your Sunshine Vapor, non restava che soffiare sul fuoco e lasciare che l’incendio divampasse ovunque, soprattutto tra i nostri pensieri e le nostre emozioni più remote, quelle che solitamente celiamo al mondo esterno; un incendio, dunque, sospinto dai ritmi onirici del loro sound, dagli improvvisi e repentini cambi di ritmo, dalle cavalcate elettriche e dai passaggi più suggestivi, lenti ed evocativi.
“Cattivi Guagliuni” ha idealmente unito, per una notte, Napoli e Detroit, sotto il cielo turbolento dello stoner rock ed il vento della buona musica; ha lasciato che questo grigio e prevedibile presente si mescolasse ai suoni più puri, suggestivi e viscerali degli anni settanta; ha, ancora una volta, mostrato come sia possibile, nonostante le tendenze omologanti attuali, permettere a valide e coraggiose band di esprimersi liberamente ed andare oltre quelli che sono i meccanismi ed i canoni predefiniti dello show-business, le limitazioni radiofoniche mainstream e le banali e prevedibili alternanze strofa-ritornello.
Lunga vita, dunque, alla loro visione della musica, a locali come il First Floor, a serate come quella di venerdì ed a band che non si rassegnano e continuano a sperimentare e picchiare duro.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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