lunedì, Novembre 4, 2024
Il Parco Paranoico

Dwell In The Fog, Firebreather

Mik Brigante Sanseverino Marzo 7, 2022 Dischi Nessun commento su Dwell In The Fog, Firebreather

“Kiss Of You Blade”, con la sua possente sezione ritmica, ci apre le porte di una dimensione sfuggente, misteriosa e tentacolare, che, proprio come una nebbia inconsistente, penetra nel nostro inconscio, insinuandosi nelle nostre emozioni e nelle nostre percezioni; è giunto il momento della title-track, sintesi perfetta di questo disco che alterna momenti più viscerali e pesanti, ad altri che, invece, risultano essere più melodici e meditativi, mentre tutt’intorno l’aria ruggisce e si carica di esaltante elettricità, trasportandoci al centro di un racconto mitologico al quale i Firebreather donano una incisiva ed eroica consistenza sonora di matrice doom e sludge metal.

“Weather The Storm” sembra voler scandagliare gli abissi profondi dei nostri incubi peggiori, costruendo un micidiale, vorticoso e possente groove di bassi e batteria, attorno al quale creature maligne e spettrali, richiamate dalla lucente e vivida energia, tentano di addensarsi, bramose e perennemente affamate di quella istintiva e selvaggia purezza, che potrebbe segnare il loro fatale ed estremo riscatto, ma anche il loro definitivo ed auspicabile collasso.

Il tutto dipenderà solamente da noi, dalla nostra forza di volontà e dal nostro coraggio; “Sorrow”, intanto, corrosa da dubbi minacciosi, segue la narrazione metallica concepita dalla band svedese, senza mai dimenticare di dare il giusto spazio all’accattivante e suadente elemento melodico, quello che rende più dinamico il discorso e spezza la monotonia, prima che le taglienti chitarre di “Creed” chiudano definitivamente il passaggio alle tenebre, consentendoci di orientarci nella nebbia, per quanto essa possa apparire fitta, e di ritrovare, finalmente, la dimora perduta, simbolo di pace, di equilibrio e di salvezza. Senza di essi, infatti, saremo destinati a vivere per sempre nella paura, divorati dall’odio e dalla violenza, resi ciechi e folli dalla brama di potere e di ricchezza, mentre il mondo, il nostro unico mondo si ritroverebbe, ogni giorno, più vicino alla distruzione finale.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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