sabato, Dicembre 6, 2025
Il Parco Paranoico

Preacher’s Daughter, Ethel Cain

Mik Brigante Sanseverino Giugno 8, 2022 Dischi Nessun commento su Preacher’s Daughter, Ethel Cain

La nostra interiorità è un mondo complesso, alcuni preferiscono negarlo o fingere di non accorgersene, altri si accontentano dell’unico verbo, dell’unica verità, affossando, sotto strati e strati di frustrazione e follia, il proprio spirito critico. Poi ci sono quelli, come la cantautrice americana, che preferiscono vedere e che preferiscono raccontare di una dimensione nella quale la rabbia e la violenza possono, persino, incontrare l’amore e la passione. Su questi sentieri polverosi, del profondo Sud dell’America, la storia può tramutarsi in veleno e il veleno può essere una preziosa fonte d’ispirazione, soprattutto quando si ha la sensibilità di incrociare e di mescolare suadenti e luminose trame dream-pop con ambientazioni sonore inquiete ed irriverenti, piene di riflessi e di reminescenze goth-rock.

Ethel Cain suona sé stessa, suona le generazioni di uomini e donne che l’hanno preceduta, con le loro tragedie e il peso di quei sogni che, ben presto, si sono trasformati in incubi e che, incuranti della propria essenza, li hanno costretti ad indossare una maschera, ad accettare un ruolo e mantenerlo fino all’ultimo secondo delle loro vite. Per molti è stato un doloroso tormento, ma, come sempre accade in questi casi, ci sono gli spietati approfittatori, ai quali, però, quel fatale destino, più o meno divino, più o meno diabolico, che predilige l’equilibrio, contrappone amori impossibili, fughe improvvise, un eroismo capace di affrontare qualsiasi trauma, qualsiasi ostilità, qualsiasi condanna.

Ethel Cain è tutto questo, ma è anche una voce chiara e rassicurante, una luce in un mondo di orrore, di peccati e di peccatori, i quali, a guardarli più da vicino, liberi da ipocrisie e compromessi, liberi da tutte le teorie preconfezionate e paternaliste, sono uomini e donne che soffrono, che si perdono, che urlano, che scappano, che godono, che fanno soffrire, che imparano, che ritrovano il cammino perduto. E lo ritrovano grazie all’impegno, grazie alla parola, grazie alla musica, grazie a quella fiamma che continua, imperterrita, a bruciare in ognuno di noi.

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About The Author

Michele Sanseverino è poeta, scrittore e ingegnere elettronico. Creatore della webzine di approfondimento musicale Paranoid Park (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine IndieForBunnies (www.indieforbunnies.com), intreccia analisi critica e sensibilità letteraria in uno sguardo che attraversa musica, poesia e cultura contemporanea. Nel 2025 ha pubblicato la raccolta di poesie "Poesie Senza Parole: Cartografie Di Un Lato Nascosto", opera che esplora le zone d’ombra e le risonanze interiori del vivere. Nel 2025 ha pubblicato l'antologia "Cronache Dal Parco Paranoico: Canzoni, Visioni e Futuri Mai Nati", articoli tratti dalla webzine Paranoid Park che ripercorrono il nostro cammino dalla fine della pandemia ad oggi. Inoltre: "Ultravioletto: Riedizione Fluida" e "Frammenti Di Tempesta: Riedizione Fluida"

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