venerdì, Dicembre 5, 2025
Il Parco Paranoico

Secolare Festival @ Corato 25,26,27/7/25

Mik Brigante Sanseverino Luglio 28, 2025 Eventi Nessun commento su Secolare Festival @ Corato 25,26,27/7/25

Esistono luoghi magici, luoghi nei quali le energie convergono in silenziosa armonia, dove la Terra sussurra parole antiche e nuove, e le sue vibrazioni si intrecciano ai suoni, alle voci, alle idee e alle visioni di coloro che ancora credono nella vera bellezza, quella dei sentimenti, non quella delle forme. Secolare Festival è uno di questi luoghi. Per tre giorni, nel cuore della campagna pugliese, tra gli ulivi dell’Agriturismo San Giuseppe, è accaduto qualcosa di raro: esseri umani che tornano a mostrare il meglio di sé, liberati dalle ombre che, solitamente, ne offuscano i gesti, le azioni e le intenzioni. Ombre di conflitto, di dominio, di odio e di prevaricazione.

Certo, il mondo là fuori non è così. Ma Secolare Festival è l’eccezione che conferma la speranza. È radicato profondamente nella comunità e nel territorio che lo ospita, ma non si chiude mai in sé stesso, anzi si apre, coraggioso, a linguaggi, tematiche e sensibilità che provengono dalle più disparate latitudini del mondo. E nel farlo, diventa un esempio vivente di collaborazione, di coraggio civile, di ascolto e di verità. Un luogo dove le differenze non alzano muri, ma costruiscono ponti; dove il dolore altrui non viene ignorato, ma viene riconosciuto, condiviso e accolto.

È una frequenza sottile e potente quella che attraversa il festival. Un’onda emotiva e immaginifica che scorre tra i suoni e le immagini, tra il pubblico e la natura, tra la musica e le parole. Un tramonto accarezza le chiome degli ulivi, mentre il vento mormora parole di conforto a una bandiera palestinese che sventola tra le fronde — simbolo di resistenza e di dignità. La musica, intanto, costruisce paesaggi interiori: atmosfere shoegaze e pulsazioni elettroniche, tensioni post-punk e suggestioni jazz, poesia e beat incalzanti, indie-folk e architetture sonore sospese al di fuori di qualsiasi spazio. È una contaminazione fertile e liberatoria, un’idea di mondo che non teme il mescolarsi, ma anzi lo celebra.

Tra le esibizioni più intense, impossibile non citare i Moin, con le loro trame sperimentali, i suoni taglienti, i campionamenti ipnotici, e i bdrmm, capaci di trasfigurare il dolore in riverbero, in distorsione catartica. La batteria di Valentina Magaletti, con i Moin, ha chiuso, idealmente, il festival lasciando un’eco vibrante, che è insieme fine e inizio. Un invito all’autonomia del pensiero, alla libertà d’espressione, alla possibilità di leggere il mondo secondo la propria sensibilità, anche quando — anzi, soprattutto quando — quella lettura risulta scomoda, fuori asse, non allineata alle dottrine economiche e politiche dominanti.

Perché se è vero che nessuno da solo può cambiare il mondo, è altrettanto vero che, insieme, il discorso cambia. Vale per chi sceglie di boicottare, con piccoli gesti quotidiani, i circuiti economici che alimentano l’oppressione israeliana; vale per chi rifiuta la narrazione imposta dai giganti del mercato; vale per chi, come i bdrmm, apre il proprio set mostrando i colori di una bandiera che, oggi, è molto più di un simbolo geografico: è la voce di chi non vuole arrendersi al potere distruttivo delle multinazionali della guerra — come Daniel Ek, CEO di Spotify, che investe in tecnologia militare avanzata. Una bandiera che richiama i campi verdi della Palestina, ma anche quelli della Puglia, uniti da una stessa sete di giustizia e da un’identica fame di libertà.

E allora, nella sospensione incantata creata da quella musica, i confini svaniscono, le tensioni si sciolgono, le persone e la band si ritrovano avvolte in un grembo di pace, come sospese fuori dal tempo. In quell’istante, forse per la prima volta, comprendiamo davvero chi siamo, cosa desideriamo, cosa ci è necessario per diventare migliori. Non ci servono più istruzioni, né comandi: possiamo iniziare da qui, da adesso. Da questo luogo che esiste, nonostante tutto.

Secolare Festival non è solamente un evento culturale e musicale. È una dichiarazione d’intenti. Una resistenza pacifica e rumorosa. Una scintilla, che chiede solo di essere raccolta.

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About The Author

Michele Sanseverino è poeta, scrittore e ingegnere elettronico. Creatore della webzine di approfondimento musicale Paranoid Park (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine IndieForBunnies (www.indieforbunnies.com), intreccia analisi critica e sensibilità letteraria in uno sguardo che attraversa musica, poesia e cultura contemporanea. Nel 2025 ha pubblicato la raccolta di poesie "Poesie Senza Parole: Cartografie Di Un Lato Nascosto", opera che esplora le zone d’ombra e le risonanze interiori del vivere. Nel 2025 ha pubblicato l'antologia "Cronache Dal Parco Paranoico: Canzoni, Visioni e Futuri Mai Nati", articoli tratti dalla webzine Paranoid Park che ripercorrono il nostro cammino dalla fine della pandemia ad oggi. Inoltre: "Ultravioletto: Riedizione Fluida" e "Frammenti Di Tempesta: Riedizione Fluida"

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