martedì, Aprile 23, 2024
Il Parco Paranoico

Of Dimensions & Theories, Vinnum Sabbathi

“Of Dimensions & Theories” è una storia fantascientifica, ma anche una sfida che l’essere umano deve vincere contro sé stesso, contro il suo lato peggiore, egoista e violento, sapendo che ormai il Tempo non è più un suo alleato. E se continueremo a pensare all’immediato, al benessere momentaneo, senza preoccuparci di ciò che questo benessere comporta in termini di risorse naturali, di cambiamenti climatici, d’inquinamento, di distruzione dei fragili equilibri della natura, allora quello che viene definito, in maniera apocalittica, come il “sesto bagliore” non sarà solamente frutto della fantasia, ma diventerà qualcosa di reale, concreto, inevitabile, devastante e porrà, davvero, fine alla nostra esperienza su questo pianeta.

Non c’è solo immaginazione, dunque, nel rock astrale della band messicana, ma c’è parecchia verità; c’è la consapevolezza di essere giunti ad un punto di svolta: nulla sarà più come prima. L’essere umano, per quanto possa essere avanzata la tecnologia di cui dispone, per quanto possano essere distruttive le sue armi atomiche, per quanto possa essere vasta la rete globale che connette ogni angolo della Terra, non può fare nulla contro la mano invisibile e letale della Natura che viene deturpata, oltraggiata, compromessa ed umiliata.

Le sonorità metalliche e strumentali dei Vinnum Sabbathi spostano continuamente l’equilibrio sonoro e narrativo; il punto focale si sposta tra verità ed immaginazione, tra realtà e fantasia, tra spirito e materia, tra cielo e terra, tra uomo e natura. I cambi di ritmo sono essenziali per poter oltrepassare queste sottili linee che separano ciò che è noto da ciò che è misterioso ed indefinibile: siamo nelle nostre stanze, persi nei paesaggi psichedelici e space-rock, doom e sludge metal, che la band messicana costruisce di volta in volta dinanzi ai nostri occhi, quando, all’improvviso, ci ritroviamo smarriti al cospetto di un buco nero; cosmonauti alla ricerca dell’ultimo tassello di un puzzle che potrebbe significare la nostra salvezza o la nostra redenzione. Da qui deriva l’urgenza di fare in fretta, il tempo non è più una risorsa infinita; la prima parte del disco, “Dimension”, ci impone di muoverci, di viaggiare, di andare oltre quelli che sono i nostri limiti, mentre la parte finale “Theories” ci ricorda perché lo stiamo facendo, quale drammatica situazione abbiamo lasciando sulla Terra.

I diversi elementi sonori di cui si compone l’album, sia quelli più sognanti di matrice space-rock, che quelli più pesanti di matrice sludge-metal, non sono a sé stanti, ma vengono fusi, completandosi in modo da creare un continuum cinematico che pervade tutta la narrazione, ne riempie ogni angolo, amplificandone il fascino e la capacità di catturare gli ascoltatori.

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.