lunedì, Dicembre 15, 2025
Il Parco Paranoico

The Night We Raise, Korine

Mik Brigante Sanseverino Settembre 7, 2020 Dischi Nessun commento su The Night We Raise, Korine

Che fosse una questione di cuore l’avevamo già capito dopo la pubblicazione della darkeggiante “Fate” e della malinconica “Cold Heart“, due delle canzoni incluse in questo “The Night We Raise“, disco percorso da vibrazioni post-punk e darkwave che si mescolano, in maniera omogenea, a passaggi elettronici e synth-pop dolci e decadenti.

Certo, sarebbe possibile citare le atmosfere romantiche dei Cure, le aperture dance ed i passaggi sintetici dei Boy Harsher o il cielo uggioso, basso e dolente dei Joy Division, ma questo album è molto di più, in termini di originalità, perché mette in mostra la grande sensibilità del duo Morgy Ramone e Trey Frye, la loro capacità nel trasformare la delusione in uno stimolo per andare avanti. Uno dei brani più significativi, la già citata “Fate“, è sì la constatazione della forza con cui agisce il destino, ma ha dentro di sè, tra i suoi passaggi più oscuri, il seme della speranza, del prossimo incontro, di un nuovo e più promettente incrocio di “fati”.

I Korine hanno le idee chiare, non rinnegano affatto il glorioso passato, le sonorità electro-pop dei New Order o dei Depeche Mode, ma sono assolutamente liberi e svincolati da qualsiasi pregiudizio stilistico, da qualsiasi trappola emotiva che rischierebbe solamente di schiacciarli e rendere il loro sound il fantasma di qualcosa che è già esistito. Invece no, il duo americano ha ben piantati i piedi nel nostro presente, nelle proprie scelte sperimentali, nelle proprie tematiche, nelle proprie percezioni fisiche e spirituali.

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About The Author

Michele Sanseverino è poeta, scrittore e ingegnere elettronico. Creatore della webzine di approfondimento musicale Paranoid Park (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine IndieForBunnies (www.indieforbunnies.com), intreccia analisi critica e sensibilità letteraria in uno sguardo che attraversa musica, poesia e cultura contemporanea. Nel 2025 ha pubblicato la raccolta di poesie "Poesie Senza Parole: Cartografie Di Un Lato Nascosto", opera che esplora le zone d’ombra e le risonanze interiori del vivere. Nel 2025 ha pubblicato l'antologia "Cronache Dal Parco Paranoico: Canzoni, Visioni e Futuri Mai Nati", articoli tratti dalla webzine Paranoid Park che ripercorrono il nostro cammino dalla fine della pandemia ad oggi. Inoltre: "Ultravioletto: Riedizione Fluida" e "Frammenti Di Tempesta: Riedizione Fluida"

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