domenica, Dicembre 14, 2025
Il Parco Paranoico

Flat Earth Rider, Suncraft

Mik Brigante Sanseverino Luglio 31, 2021 Dischi Nessun commento su Flat Earth Rider, Suncraft

“Flat Earth Rider” e “Space Buddha” giungono come un improvviso tornado, un evento brutale e distruttivo che ti porta via dal tuo mondo, dalla tua tranquilla e spesso mortifera e piatta routine, per condurti in una terra sconosciuta ed inesplorata: un luogo magico come Oz; assurdo come una Terra a forma di disco; pericoloso come un inferno popolato da passioni dimenticate, promesse tradite e bugie che diventano così solide e convincenti da trasformarsi in assiomi ed inconfutabili certezze.

Intanto i riff e le ritmiche della band norvegese si fanno sempre più fluide ed accattivanti, man mano che la nuova narrazione prende corpo e le sonorità intrise di magmatico metallo, di furente stoner-rock e di morbide divagazioni di matrice psych-rock, costruiscono le strade, i ponti ed i sentieri di questo nuovo mondo: “Commie Cannibals”, “Adaption” e la vibrante “Bridges To Nowhere” costituiscono le trame sonore sulle quali la nostra immaginazione ritorna ad essere vivida e generosa di nuove idee, di percezioni e sensazioni che, oramai, presi dalle nostre vite frenetiche, omologate e colme d’ansia e paura, credevamo di non poter più ritrovare sul nostro percorso umano, affettivo, sociale, lavorativo. Ed invece no, i Suncraft danno vita ad un tripudio di aggressive e gioiose cavalcate heavy-metal intrecciate alle atmosfere riflessive e sognanti che hanno il profumo ed il sapore del rock epico e progressivo del passato.

Un passato che, però, ritorna ad essere presente, mescolandosi con ciò che, oggi, sono le nostre esistenze, con i nostri naturali bisogni che vengono puntualmente sommersi da ondate di solitudine e tecnologia, alle quali i Suncraft, forse anche in un modo un po’ ingenuo, contrappongono l’energia delle loro distorsioni elettriche, quegli echi, quei fuzz e quei feedback primordiali che continuano a vivere dentro di noi e che, una volta che riusciremo ad ascoltare nuovamente la flebile voce della nostra anima, potranno, finalmente, ritornare in superficie, esser parte attiva delle nostre scelte e trasformare questo mondo piatto nel quale ci siamo accontentati di sopravvivere e tirare avanti, nel luogo fantastico che sognavamo di costruire un tempo.

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About The Author

Michele Sanseverino è poeta, scrittore e ingegnere elettronico. Creatore della webzine di approfondimento musicale Paranoid Park (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine IndieForBunnies (www.indieforbunnies.com), intreccia analisi critica e sensibilità letteraria in uno sguardo che attraversa musica, poesia e cultura contemporanea. Nel 2025 ha pubblicato la raccolta di poesie "Poesie Senza Parole: Cartografie Di Un Lato Nascosto", opera che esplora le zone d’ombra e le risonanze interiori del vivere. Nel 2025 ha pubblicato l'antologia "Cronache Dal Parco Paranoico: Canzoni, Visioni e Futuri Mai Nati", articoli tratti dalla webzine Paranoid Park che ripercorrono il nostro cammino dalla fine della pandemia ad oggi. Inoltre: "Ultravioletto: Riedizione Fluida" e "Frammenti Di Tempesta: Riedizione Fluida"

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