lunedì, Dicembre 8, 2025
Il Parco Paranoico

Nails EP, God In A Black Suit

Mik Brigante Sanseverino Ottobre 5, 2021 Dischi Nessun commento su Nails EP, God In A Black Suit

Le trame oniriche e strumentali di “Alpha” fanno da preludio alle fluttuazioni di “Nails”, un vibrante intreccio di sonorità new wave, gotiche ed indie-rock incastonate in un raro e prezioso gioiello darkeggiante. Si tratta, appunto, di una gemma oscura, sospesa in una dimensione estranea ed estraniante, senza alcun riferimento spaziale o temporale, in attesa che qualcuno ne mostri l’inquietante e sinistra bellezza a questo nostro caotico e scomposto presente, consentendo, quindi, alle atmosfere più grezze e spigolose di “You Don’t Have The Time” di prendere il sopravvento fisico e sensoriale.

Un EP che esce dall’accattivante solco degli anni Ottanta, di ciò che abbiamo già vissuto, di ciò che abbiamo già sognato, abbeverandoci a quelle fonti di buia e introspettiva lucentezza che sono stati i Bauhaus, i Cure o Siouxsie And The Banshees, per poi dare un claustrofobico corpo sonoro ed una corrispondente rappresentazione visuale ed immaginifica, a tutti i turbamenti, le manie, le ossessioni, le ansie, le crisi geopolitiche, le catastrofi sociali, naturali, sanitarie ed economiche che sconvolgono, ormai, questo triste e periferico angolo di universo.

I colori, così come avviene nel video che accompagna il brano in oggetto, non potevano che manifestarsi ai nostri occhi come un caotico e malevolo susseguirsi di bianco e nero, mentre le nostre anime inquiete tentano di ritrovare il proprio cento di gravità e si rendono conto che ciò potrà avvenire solamente se riusciranno ad andare al di là delle paludi di immobilismo e false apparenze che contraddistinguono le nostre esistenze. E’ giunto, dunque, il momento di camminare verso un nuovo orizzonte, seguendo il groove e le trepidanti linee di basso di “Walk”, riscaldandosi nel ventre lunare di “Apart”, fondamentale punto di transizione per riappropriarsi delle proprie emozioni, delle proprie domande e di tutti quei dubbi che ci consentono di crescere e migliorare, chiudendo, idealmente e musicalmente, il cerchio della vita e ritrovando così un suadente principio dopo ogni fine.

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About The Author

Michele Sanseverino è poeta, scrittore e ingegnere elettronico. Creatore della webzine di approfondimento musicale Paranoid Park (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine IndieForBunnies (www.indieforbunnies.com), intreccia analisi critica e sensibilità letteraria in uno sguardo che attraversa musica, poesia e cultura contemporanea. Nel 2025 ha pubblicato la raccolta di poesie "Poesie Senza Parole: Cartografie Di Un Lato Nascosto", opera che esplora le zone d’ombra e le risonanze interiori del vivere. Nel 2025 ha pubblicato l'antologia "Cronache Dal Parco Paranoico: Canzoni, Visioni e Futuri Mai Nati", articoli tratti dalla webzine Paranoid Park che ripercorrono il nostro cammino dalla fine della pandemia ad oggi. Inoltre: "Ultravioletto: Riedizione Fluida" e "Frammenti Di Tempesta: Riedizione Fluida"

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