domenica, Dicembre 14, 2025
Il Parco Paranoico

Bloodmoon I: Converge & Chelsea Wolfe

Mik Brigante Sanseverino Novembre 19, 2021 Dischi Nessun commento su Bloodmoon I: Converge & Chelsea Wolfe

“Bloodmoon I” inizia con la voce del buio, mentre un vibrante e torbido fiume di metallo fuso sconvolge e travolge la nostra intimità. Solamente l’ipnotica e suadente dolcezza di Chelsea Wolfe riesce ad arginarlo e contenerlo, in maniera tale da evitare che l’abisso di sonorità post-metal dei Converge risucchi e disintegri ogni nostro sentimento e ogni fragile barlume di umanità che ancora vive dentro di noi. Rinunciare ad essi significherebbe, infatti, impazzire e convivere, per sempre, con un opprimente e doloroso vuoto.  

Vuoto che viene riempito dalle chitarre distorte, dalle ritmiche ossessive, da versi affilati come coltelli; tutto ciò ci conduce nella dimensione occulta e ancestrale di “Viscera Of Men”, abbattendo i drammatici muri di rumore che impedivano ai nostri fiori solitari di assaporare, almeno per una volta, il delicato e purificante abbraccio della luna. Una luna che Chelsea Wolfe disegna amorevole e benevola, nonostante le crepe e le ferite che si aprono nel cielo notturno dei Converge.

L’album assume tonalità epiche, visionarie ed operistiche, consapevole del fatto che nulla è assoluto e che anche in questa notte così cupa e profonda, dominata da incubi e fantasmi, dalla morte e dalla malattia, esistono luminosi ed eroici momenti di speranza e di splendore dai quali emergono la blueseggiante e rigenerante energia di “Scorpion’s Sting”, il misericordioso e caritatevole tocco di “Failure Forever”, la capacità di “Lord Of Liars” di affrontare qualsiasi delusione, qualsiasi sconfitta, qualsiasi dolore e trasformarlo in un liberatorio atto di espiazione e di rinascita. Siamo in continua evoluzione; nuove forme di linguaggio sonoro ampliano le ormai ristrette visuali dei nostri orizzonti hardcore e trasformano la loro caotica, pesante e dissonante irruenza in una oscura e leggera preghiera cosmica, la quale, intonata da questa sacerdotessa dark, fa sì che le sonorità della band americana possano inglobare elementi eterogenei di matrice gotica, lisergica, blues e folkeggiante. 

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About The Author

Michele Sanseverino è poeta, scrittore e ingegnere elettronico. Creatore della webzine di approfondimento musicale Paranoid Park (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine IndieForBunnies (www.indieforbunnies.com), intreccia analisi critica e sensibilità letteraria in uno sguardo che attraversa musica, poesia e cultura contemporanea. Nel 2025 ha pubblicato la raccolta di poesie "Poesie Senza Parole: Cartografie Di Un Lato Nascosto", opera che esplora le zone d’ombra e le risonanze interiori del vivere. Nel 2025 ha pubblicato l'antologia "Cronache Dal Parco Paranoico: Canzoni, Visioni e Futuri Mai Nati", articoli tratti dalla webzine Paranoid Park che ripercorrono il nostro cammino dalla fine della pandemia ad oggi. Inoltre: "Ultravioletto: Riedizione Fluida" e "Frammenti Di Tempesta: Riedizione Fluida"

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