lunedì, Dicembre 8, 2025
Il Parco Paranoico

Push, Sextile

Mik Brigante Sanseverino Settembre 21, 2023 Dischi Nessun commento su Push, Sextile

Chitarre e adrenalina, synth e serotonina, bassi pulsanti e nervi tesi, mentre “Contortion”, con le sue sonorità incisive – a metà strada tra post-punk e techno – esplode, con tutta la sua energia, e mette, da subito, le cose in chiaro: non c’è pace, solo vuote menzogne ed ipocrisia a buon mercato.

E visto, allora, che nessuno potrà mai trovarla, questa dannata pace, meglio non assecondare il sistema, meglio non fidarsi delle sue promesse e lasciare che le menti, i cuori ed i corpi si muovano verso il dancefloor, verso tutto ciò che può renderci liberi e quindi felici, tenendo, però, sempre presente che ci sarà chi tenterà di metterci in cattiva luce, di renderci la vita difficile e di opprimere e limitare i nostri istinti più genuini, naturali e veritieri.

Ed eccole, dunque, le ombre darkeggianti che ci attendono al varco, con le loro trame industriali ed ipnotiche; “No Fun”, anch’essa oscura e penetrante, serve proprio a questo: a rammentarci di quanti sono gli stronzi che occupano posizioni di prestigio, di comando, di controllo o di potere e che rendono ostica l’esistenza delle persone più sole, più indifese, più fragili.

Svegliamoci, perché se fossimo in grado di prendere – tutti – consapevolezza di quello che abbiamo attorno e di chi sono quelli ai quali abbiamo affidato il nostro futuro, allora il mondo potrebbe davvero cambiare e potremmo uscire, finalmente, dal pessimo film nel quale siamo stati intrappolati: “Crash”, infatti, non è una accattivante canzone aliena, ma è qualcosa di assolutamente concreto e reale, qualcosa che entra nella carne, nelle ossa ed arriva fino in fondo, laddove nascondiamo i sentimenti che ci rendono ancora umani, ancora eccezionali, ancora vivi.

“Push” resta un disco onesto e toccante, un disco che trova la sua compattezza melodica nelle idee e nelle sensibilità umane che lo hanno generato, in quell’attitudine punk che viene da lontano, ma che non resta vincolata ad un remoto passato e che preferisce scontrarsi con gli umori contraddittori della attuale modernità, con le sue disfunzioni tecnologiche, con i suoi peggiori incubi mediatici che prendono forma dinanzi ai nostri occhi. Occhi che, oramai, non possono essere più increduli, né a Los Angeles, né altrove: su una barca in mezzo al mare, in una prigione quotidiana di grigiore, fatica e cemento o in una delle fameliche narrazioni con cui ci vogliono farci sbattere nelle nostre vite di merda e tenerci proni ai loro sporchi e bellicosi giochi di potere.  

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About The Author

Michele Sanseverino è poeta, scrittore e ingegnere elettronico. Creatore della webzine di approfondimento musicale Paranoid Park (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine IndieForBunnies (www.indieforbunnies.com), intreccia analisi critica e sensibilità letteraria in uno sguardo che attraversa musica, poesia e cultura contemporanea. Nel 2025 ha pubblicato la raccolta di poesie "Poesie Senza Parole: Cartografie Di Un Lato Nascosto", opera che esplora le zone d’ombra e le risonanze interiori del vivere. Nel 2025 ha pubblicato l'antologia "Cronache Dal Parco Paranoico: Canzoni, Visioni e Futuri Mai Nati", articoli tratti dalla webzine Paranoid Park che ripercorrono il nostro cammino dalla fine della pandemia ad oggi. Inoltre: "Ultravioletto: Riedizione Fluida" e "Frammenti Di Tempesta: Riedizione Fluida"

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