domenica, Aprile 28, 2024
Il Parco Paranoico

Up, R.E.M. (25th Anniversary Edition)

Mik Brigante Sanseverino Novembre 11, 2023 Anniversari Nessun commento su Up, R.E.M. (25th Anniversary Edition)

1999, l’ultimo anno di un secolo, il Novecento, caratterizzato da due terribili conflitti mondiali, dall’atomica, dai lager, dalle leggi razziali, dalle deportazioni di massa, dagli eccidi etnici, oltre che da tutta una serie di guerre regionali che hanno causato immani sofferenze, dolore, povertà e morte.

Come sarebbe stato il nuovo millennio? Gli esseri umani avrebbero, finalmente, imparato dai recenti errori? Interrogativi ai quali, oggi, purtroppo, sappiamo benissimo quale risposta dare… Eppure, nel ’99, sembrava ancora possibile un cambiamento epocale, nonostante ansie, dubbi e timori fossero altrettanto reali. Un anno di transizione, dunque, che non poteva che dare alla luce un album di transizione, oscillante tra le ritmiche ipnotiche, suadenti e ben cadenzate di “Daysleeper” e il rock appassionante e fuggente di “Lotus”.

Ed in mezzo c’eravamo noi; noi, che, tra luci fluorescenti e massicce dosi di caffeina, tentavamo di restare svegli, mentre progettavamo un futuro, il nostro futuro, che immaginavamo, ovviamente, sicuro, benevolo, agiato, libero e ricco di soddisfazioni. Ma, intanto, eravamo in apnea, attendevamo di vedere cosa sarebbe avvenuto dopo quella fatidica mezzanotte, se il millennium bug avrebbe fatto i suoi danni oppure no, ingenuamente inconsapevoli dei ben più gravi bug di guerra e di terrore, di morte e di distruzione, che ci attendevano, famelici ed ostili, anche nel nuovo millennio.

Una consapevolezza strisciante che si insinua, in fondo, anche in questo disco, che, a differenza dei suoi più convinti e celebri predecessori, appare in bilico tra luci ed ombre, come se non sapesse che direzione prendere, mentre, nella seconda parte, dopo alcune canzoni più sommesse, sembra virare verso una visione opprimente e piuttosto negativa della realtà. Una visione che, ovviamente, urta, invece, contro l’iniziale, speranzosa ed aerosa “Airportman”. Ed, alla fine, da questa contrapposizione di visioni, che non viene risolta, emerge la sensazione di un lavoro che rimane, più o meno consapevolmente, più o meno fatalmente, sospeso, in attesa, forse, di affrontare il corso degli eventi e stabilire se la nostra fede è stata ben riposta, se le nostre scelte sono state giuste, se le nostre richieste sono state soddisfatte, se i nostri sogni da svegli sono rimasti tali oppure no. 

Ed oggi che abbiamo fatto i conti con gli anni trascorsi, con il loro peso e la loro sapienza, oggi che abbiamo qualche dato in più, possiamo dare ad “Up” il suo giusto peso; ora che accettiamo la nostra tristezza, il posto in cui siamo finiti, l’effetto di tutte le derive e le sbornie che abbiamo attraversato, questo disco può, persino, diventare il compagno con cui attraversare i momenti più bui, un po’ anche grazie ai brani dal vivo, che completano questa ristampa e che contribuiscono meglio a fissare i profumi e i sapori di un’epoca che, ormai, appartiene solo ai nostri ricordi. 

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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