mercoledì, Ottobre 9, 2024
Il Parco Paranoico

Triumph & Disaster, We Lost The Sea

Mik Brigante Sanseverino Marzo 10, 2020 Dischi Nessun commento su Triumph & Disaster, We Lost The Sea

Come sarà il vostro ultimo giorno sulla Terra? Con chi condividerete l’ultimo tramonto? La band australiana ci propone la sua versione della fine e lo fa attraverso le sue intriganti e coinvolgenti atmosfere space rock e post-rock; attraverso un’onda impetuosa di chitarre che travolge e riporta in superficie i nostri pensieri più intimi; attraverso gli ipnotici e suggestivi panorami sperimentali ambient e progressive rock che risucchiano le nostre emozioni.

È la fine di ogni cosa, ma la disperazione è mitigata dall’amore, dalla sua espressione più pura e disinteressata, che è quella che lega una madre al proprio figlio e che trasforma l’irruenza e la forza dirompente di “A Beatiful Collapse” nella malinconica e terminale quiete di “Dust”: non importa se presto ogni cosa sarà solamente polvere, perché l’attimo fuggente di una carezza, di un bacio o di un abbraccio si trasformerà in qualcosa di eterno, in una perturbazione positiva che attraverserà le galassie e risuonerà per sempre tra le stelle, indipendentemente da quello che sta per succedere. Non aver paura, figlio, la fine è semplicemente un altro inizio.

“Triumph & Disaster” è un album sofferto e consapevole del fatto che non c’è più tempo; nemmeno il dolore sembra più avere senso; ogni sensazione, sia essa fisica o mentale, si scioglie in un flusso strumentale che esorta gli ascoltatori ad intraprendere la strada definitiva ed avvolgente di “Parting Ways”, mentre il Sole abbandona definitivamente il nostro cielo e ciò che resta siamo solo noi, senza più alcuna sovrastruttura artificiale, senza più traccia di rabbia, senza alcun bisogno di apparire diversi da ciò che siamo.

Il mondo che ci ha ospitato e sfamato per generazioni e generazioni non c’è più e probabilmente ciò è accaduto solamente per colpa nostra, per il nostro distruttivo egocentrismo, per la nostra brama di consumo e possesso; spazzati via da un disastro nucleare, da un microscopico virus, da stravolgimenti climatici o da un’ennesima guerra non ha più importanza, ora è tempo di lasciarsi andare, di perdersi per sempre nell’universo, non prima, però, d’aver avuto la forza di raccontare la storia d’amore assoluta, quella che lega il principio e la fine, il seme ed il frutto, la madre ed il figlio.          

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.