sabato, Aprile 27, 2024
Il Parco Paranoico

We Blame Chicago, 90 Day Men

Mik Brigante Sanseverino Febbraio 2, 2024 Dischi Nessun commento su We Blame Chicago, 90 Day Men

Sonorità sinistre, sghembe e post-industriali che non hanno alcuna intenzione di fare sconti o di indorare la pillola, la realtà è questa: siamo sottoposti ad una criminale overdose, continua ed interminabile, di politicamente corretto, di cancel-culture, di frasi fatte, di buonismo, di rielaborazioni idiote del passato, della storia, dell’arte, del cinema o della musica, ma, sotto, sotto, siamo sempre gli stessi stronzi irrecuperabili che sognano case con il parquet, la piscina, il barbecue e il suv in garage. Anzi siamo peggiorati e, proprio per questo motivo, l’art-rock oscuro dei 90 Day Men spinge le sue trame mathcore verso un orizzonte disarticolato, torbido, frastagliato, decadente e punkeggiante.

La festa è finita, ma nessuno ha intenzione di prenderne atto e perciò i politici continuano a blaterare le loro menzogne, i soldati continuano ad armarsi e combattersi, giudici e poliziotti continuano a fare il gioco sporco dei loro grassi padroni, gli affaristi continuano ad avvelenare i pozzi ed, infine, gli uomini di Dio non la smettono di predicare l’odio e la paura, che, da sempre, garantiscono ai maiali di restare maiali, costringendo le pecore a restare pecore. Intanto aperture jazzistiche, divagazioni post-rock e micidiali accelerazioni post-hardcore ci conducono nel nostro tempo, il tempo del nulla, il tempo nel quale la verità è solamente l’ennesimo compromesso, il futuro è vulnerabile ed un presente infinito convince chiunque a non prendersi troppo sul serio, a fingere di essere altro, a credere senza domandare, a comprare senza bisogno, a sorridere senza gioia, a piangere senza dolore, mentre le idee si disintegrano sotto il peso minaccioso di queste canzoni che mescolano, in maniera accattivante, elettronica e pianoforti, tristezza e crudo, coraggioso e vigoroso realismo.

E tutto avviene con profonda naturalezza, senza alcun tentativo di piacere a chicchessia o di farsi degli alleati, dei protettori, dei seguaci e degli amici, perché, si sa, che, ormai, non esiste assolutamente niente di importante e decisivo oltre il proprio io, la propria sciocchezza, le proprie pose, la propria commiserazione, le propria auto-assoluzione, i propri ritocchi e, soprattutto, le proprie deliranti frustrazioni omicide​.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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