venerdì, Marzo 29, 2024
Il Parco Paranoico

Abstraction, Schonwald

Mik Brigante Sanseverino Novembre 28, 2020 Dischi Nessun commento su Abstraction, Schonwald

Abstraction, astrazione. Ed infatti il nuovo disco del duo italiano suona come un’immersione in un’altra realtà, più astratta, più rarefatta, più eterogenea, nella quale le sfumature più crepuscolari non sono necessariamente fredde e minacciose, non vogliono per forza ridurti a brandelli, ma ti attraversano, lasciandoti un piacevole senso di tepore ed armonia in tutto il corpo.

Gli Schonwald riescono a sintetizzare, infatti, l’elemento più materiale, corposo e vibrante, connesso alle ritmiche ed alle sonorità post-punk, con quello più etereo e riflessivo di matrice darkwave, dando vita ad una creatura capace di mantenersi in equilibrio tra le increspature artificiali dei synth, le dolci linee melodiche verbali, le chitarre ipnotiche, senza alcun timore di scrutare quel buio celato in ciascuno di noi, quell’energia rabbiosa, ancestrale e selvaggia, grazie alla quale siamo in grado di avvicinarci al cielo, ma anche di auto-distruggerci nel più profondo, assurdo, violento e tenebroso degli inferni.

Ed intanto le trame musicali si fanno intense, riescono a mescolare le convulsioni shoegaze proprie del nostro tempo con un’abbondante dose di nostalgia proveniente dal lato più oscuro e nascosto degli anni Ottanta, senza dimenticare le nostre speranze, i nostri bisogni, le nostre esperienze e tutto il dolore che abbiamo accumulato. Ciò che ne viene fuori è un nuovo mondo; per qualcuno si tratta solo di una sconclusionata ed impossibile utopia, per qualcun altro è la terra promessa, ma in entrambi i casi si tratta di qualcosa che è dentro di noi e che sentiamo la necessità di condividere con il mondo esterno. Il compito più importante della musica e dell’arte in generale, infatti, non è tanto quello di trovare un nome per ciò che proviamo, di scegliere il vestito adatto, ma è, semplicemente, quello di favorire questa condivisione di emozioni, di idee e di stati d’animo, dando vita ad un vero e proprio canale fluido e bidirezionale che, attraverso i suoi mantra, i suoi rituali, le sue simbologie, riesca a superare gli schemi precostituiti e mettere davvero in contatto le persone.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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