venerdì, Aprile 19, 2024
Il Parco Paranoico

Wrong Quotes, Dana Plato

Mik Brigante Sanseverino Settembre 6, 2021 Dischi Nessun commento su Wrong Quotes, Dana Plato

Siamo giunti al crepuscolo, apparentemente ci stiamo liberando di tutte le torbide tensioni e gli affanni accumulati nel giorno appena trascorso, ma, in realtà, tutto ciò dura solo un attimo. Un solo, dannato attimo, prima che le ombre della notte facciano la loro comparsa e tentino di penetrare attraverso le crepe della nostra anima stanca per portarci via tutto ciò che custodiamo, gelosamente, nella nostra silenziosa e profonda intimità: il ricordo di una vecchia telefonata, il gusto amaro di una birra ghiacciata, il costo eccessivo e doloroso del nostro orgoglio, un sorriso che, ormai, è scaduto da tanto, troppo tempo. 

“Thrill” apre, dunque, le porte di due mondi disgiunti, due dimensioni contigue che si cercano perennemente, senza, però, incontrarsi mai. Da un lato ci sono le sonorità più riflessive, oniriche e folkeggianti, con le loro morbide e suadenti melodie e i loro rassicuranti schemi; dall’altro lato ci sono le inquietudini e le ansie patologiche di tre viandanti che guardano agli attraenti bagliori new wave del recente passato, alle trame crude e decadenti di una musica che predilige l’oscurità, i fantasmi, i club, quel mondo sotterraneo dove tutto è più sfocato – persino il dolore – e dove, se sai come muoverti, cosa assaporare, quale direzione prendere, potresti ritrovarti a parlare del più e del meno con Lewis Carroll, Lord Macbeth o semplicemente con te stesso.

Ma, in fondo, nulla è casuale; nulla è gratuito; nulla è scontato. “Wrong Creatures” è il frutto di un incontro triplice, di esperienze trascorse che evolvono in reciproche e mutevoli influenze, di qualcosa che sembrava essersi stratificato dentro ciascuno di noi ed, invece, il semplice contatto umano – sia spirituale, che corporeo – ha reso nuovamente fluido e, come tale, capace di adattarsi a quelli che sono nuovi contenuti, nuove idee, nuove ricerche, nuove narrazioni, nuove trame sonore: dal jazz alla musica d’autore, dall’elettronica al folk, dalla new wave al pop, dalla luce al buio.

Non c’è nulla di predeterminato, solo il desiderio di condividere il medesimo cammino; di oltrepassare le barriere che, di volta in volta, poniamo davanti a noi e farlo senza preoccuparci se, per gli altri, ciò può essere assurdo, inappropriato o esagerato, senza chiedere se abbiamo una via di fuga, senza temere di ritrovarci, domani, in un deserto, perché, per quanto esso potrà apparire sconfinato, troveremo un dance-floor capace di contenerlo.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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