sabato, Luglio 27, 2024
Il Parco Paranoico

The Umbrellas, The Umbrellas

Mik Brigante Sanseverino Settembre 8, 2021 Dischi Nessun commento su The Umbrellas, The Umbrellas

Una nostalgica leggerezza è così che suonano gli Umbrellas, band americana proveniente dalla Bay Area, che suscita vivide e malinconiche emozioni nei confronti di qualcosa che, pur appartenendo ormai al passato, continua a risuonare e vibrare dentro di noi, spronandoci a ricercare le medesime sensazioni e percezioni anche in ciò che stiamo facendo oggi, nei posti che stiamo frequentando, nelle persone con cui stiamo interagendo e relazionandoci e soprattutto nel modo con cui stiamo consumando il nostro prezioso tempo.  

La freschezza dell’attuale indie-rock, di brani come “Lonely” o “It’s True”, incrocia il suo cammino con sonorità tipiche degli anni Ottanta e Novanta: con il primo college-rock, quello più viscerale, e soprattutto con le armonie e le melodice del jangle e del guitar pop, ma lo fa con la realistica e cruda consapevolezza che, sotto i fulgidi e ammalianti bagliori superficiali, oltre le attraenti tastiere, oltre la freschezza delle chitarre, oltre le ritmiche vibranti, c’è un abisso profondo.

Un abisso fatto di vecchie foto, di spensieratezza giovanile, di promesse mancate, di sogni sfumati, di occasioni smarrite, di treni perduti, di un’innocenza e una disarmante purezza che, oggi, sarebbe praticamente impossibile ricostruire e rivivere. Nessuna rielaborazione, nessun percorso a ritroso, sarebbe del tutto inutile: siamo, ovviamente, cambiati, ma è cambiato anche il mondo di cui siamo parte. La tecnologia lo ha reso più piccolo, più connesso, ma anche più pericoloso, più precario, più fragile, più malato. Ecco, dunque, il sapore dolce ed amaro dell’autunno, la sua intensità, il suoi riflessi rossi e dorati; sono tanto più intensi quanto maggiore è, in noi, la consapevolezza della recente estate, dei nostri sorrisi, delle nostre giornate più spensierate, ma anche delle delusioni e delle ferite con le quali siamo stati costretti a fare i conti e che ci hanno reso più forti, più concreti, più determinati nel raggiungimento dei nostri piccoli e grandi obiettivi.

Un pop, quello degli Umbrellas, che ingloba elementi sotterranei e lisergici, che è intriso di un groove apparentemente incosciente e luminoso, ma che, contemporaneamente, nasconde, tra le sue pieghe, le ombre ed i fantasmi di quella che è la cruda realtà, del dolore e delle disillusioni che, spesso, accompagnano lo scorrere dei giorni, dei mesi, delle stagioni, degli anni.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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