venerdì, Aprile 19, 2024
Il Parco Paranoico

Orange EP, BAZAAR

Mik Brigante Sanseverino Marzo 19, 2022 Dischi Nessun commento su Orange EP, BAZAAR

Le sonorità sono quelle abrasive, energiche e viscerali, di matrice punkeggiante, che si insinuano tra gli ingranaggi e i meccanismi di questo mondo moderno; un mondo nel quale, sotto il tappeto della facile retorica, del ridondante buonismo e del politicamente corretto, nascondiamo le peggiori ipocrisie, violenze e manie di questo nostro torbido e marcio presente.

“Benefit”, l’incipit drammatico di questo EP, è la vana e dolente ricerca di un motivo, qualsiasi cosa possa trasformarsi in una strada da percorrere, in un nome da ricordare, in un’ideologia cui aggrapparsi, persino in una danza da ballare; qualsiasi cosa, pur di non rimanere, per sempre, sepolti da questi giorni tutti uguali, scanditi dai medesimi obblighi, dalle solite ossessioni, da un ricorrente e nauseante miscuglio di frasi fatte, di luoghi comuni, di noia e di paura dai quali non potrà, mai, uscire nulla di buono.

La band bolognese continua, quindi, ad affondare il proprio coltello nelle ferite aperte, nei finti sorrisi, nei progetti e nei sogni andati a farsi fottere, in quella progettualità scontata, da mulino bianco, che serve solamente a nascondere e a far finta di non vedere tutti i demoni che ci danno la caccia, tutti i padroni che ci impartiscono gli ordini, tutti i carcerieri che ci controllano e ci tengono prigionieri delle ossessioni contro cui i BAZAAR alzano il volume dei propri amplificatori, scaricano le loro rabbiose distorsioni, scagliano l’urlo graffiante delle loro chitarre, mentre le parole intessono domande che continuano ad echeggiare, imperterrite, nelle nostre coscienze lascive e malate, nei nostri corpi avidi ed assuefatti, sulla parete immobile dove appendiamo i nostri vecchi ricordi, le promesse dimenticate, i volti perduti.

C’è energia, tra le pieghe arancioni di queste cinque canzoni e probabilmente c’è un futuro da scrivere, da conoscere, da varcare, affinché quegli interrogativi possano diventare qualcosa di più concreto cui aggrapparsi e da cui poter prendere lo slancio e saltare, finalmente, il muro.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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