martedì, Marzo 19, 2024
Il Parco Paranoico

Dogs (2018 Remix), Pink Floyd

Mik Brigante Sanseverino Luglio 23, 2022 Parole Nessun commento su Dogs (2018 Remix), Pink Floyd

Usano il loro potere, usano la loro influenza, usano le loro ricchezze, usano i loro privilegi per accaparrarsi altro potere, altra influenza, altre ricchezze, altri privilegi ed intanto invecchiano, ingrassano, si ammalano e un bel giorno, quando non ci sarà più nulla da fare per rimediare, il cancro li ammazzerà. Ecco, è questo il motivo per cui debbono essere per forza pazzi, è questo il motivo per cui, tutti noi, siamo pazzi.

Siamo pazzi perché lasciamo che la leopardiana “guerra d’ogni giorno, ora, momento” risucchi la nostra umanità, le nostre utili e benefiche fragilità, facendoci credere di essere, grazie alla nostra tecnologia e al progresso scientifico, praticamente invincibili, destinati a dominare e controllare le forze della natura, ma, invece, cataclismi ambientali, alterazioni climatiche e pandemie ci mostrano quanto siamo presuntuosi, quanto sia subalterno il nostro ruolo rispetto alle invisibili e misteriose leggi del cosmo e quanto sia, in fondo, misera la natura umana.

Uomini-cane, uomini-maiale, uomini-pecora che si sentono obbligati a seguire modelli tossici, ad anestetizzare i propri sentimenti, ad annientare sé stessi pur di sentirsi accettati dalla società; una società che predica egoismo e prepotenza, spreco ed eccesso, privando gli esseri umani delle proprie dimensioni personali e rendendoli degli automi in balia di regimi e di politiche autoritarie che, alla fine, li obbligheranno ad esser trascinati sempre più a fondo, sempre più giù, dalla pietra delle proprie scelte e dei propri peccati: “who was dragged down by the stone?“.

Le fantasie antropomorfe di stampo orwelliano, in questa rivisatazione watersiana, diventano più cupe, più ossessive, più crude, volutamente ostili verso qualsiasi approccio radiofonico, mentre “Dogs” si sintonizza, alla perfezione, con la nostra realtà omicida, una realtà nella quale, morso dopo morso, raggiro dopo raggiro, bugia dopo bugia, missile dopo missile, bomba dopo bomba, ingiustizia dopo ingiustizia, dobbiamo individuare, ad occhi chiusi, la carne facile – ovvero il più debole, il più indifesto, il più fragile, il più solo – dobbiamo fare in modo che egli si fidi di noi, dei nostri bei vestiti, delle nostre parole ammalianti, delle nostre facili promesse, dei nostri sorrisi rassicuranti, nei nostri modelli di produzione e consumo, ma quando poi ci volterà le spalle, dovremo affondare ferocemente il coltello, portargli via ogni risorsa, ogni energia, ogni sogno, ogni affetto, ogni prezioso barlume di tempo e fuggire altrove.

Cani fedeli solamente al dio iniquo della competizione che si è ormai trasformata in concorrenza sfrenata e sleale, in un’ossessione di produttività che sta facendo, letteralmente, a pezzi le persone, minando la propria auto-stima, affossando il proprio spirito critico e spingendole, sempre più, in una spirale di solitudine e di alienazione dalla quale, purtroppo, si generano, in maniera sistematica, idee, scelte, comportamenti ed azioni che sono intrise di rabbia, di violenza, di razzismo, di fascismo, di odio nei confronti di tutti coloro che ci dicono essere gli artefici dei nostri insuccessi, delle nostre difficoltà, delle nostre insicurezze, delle nostre paure. Persone la cui unica colpa è nascere in un altro luogo del mondo, avere altre tradizioni, parlare un’altra lingua, avere la pelle di un altro colore, pregare un altro dio o magari avere comportamenti sociali, affettivi, familiari, amicali e lavorativi che non sono conformi a quelle che sono le politiche neo-liberiste che plasmano e modellano la nostra piccola e cadente fattoria.

La potenza dei Pink Floyd di “Animals” è nella loro atemporalità, finché esisteranno diseguaglianze politiche, sociali, economiche e finanziarie, questo disco resterà attuale e moderno. Finché uomini di potere vedranno, quando sono ormai in procinto di affogare, la loro arraganza, la loro superbia e la loro prepotenza sgretolarsi ed esser sostituite dai sensi di colpa di chi sa di esser prossimo alla morte e dover esser trascinato giù dalla pietra che ha voluto, egli stesso, legarsi al collo, le chitarre, i synth, i bassi e i suoni distorti di “Dogs” avranno il diritto di accompagnare le nostre giornate, veleno dopo veleno, pronti ad azzannare chiunque si mostri o troppo debole o troppo sprovveduto o troppo sciocco o troppo solo o troppo sensibile. 

Quanti grandi-uomini-maiale, quanti CEO di multinazionali alla Amazon, continuano, intanto, a raccogliere i frutti di una forza-lavoro che è costantemente umiliata, sfruttata, depredata e sottopagata, mentre il così detto Occidente volge lo sguardo dall’altra parte e finge di credere che questi modelli di sviluppo siano gli unici possibili, quelli più solidali ed eco-compatibili, quelli che, alla fine, garantiranno la terra promessa del benessere globale?

Nel frattempo grandi-uomini-maiale – come Bezos – sfruttano drammi mondiali, dalla recente pandemia alle tante guerre che affliggono il pianeta, per incrementare il proprio capitale (solo grazie al Covid-19 Bezos ha incassato quasi 50 miliardi di dollari!). E noi? Noi, povere e smarrite pecore, continuiamo a belare e balbettare politicamente. Ci hanno detto che i cani sono stati ammazzati ed allora ci riempiamo di stupido ed inutile orgoglio – come se fossimo stati noi gli artifici della loro sorte – ignari del fatto che altri cani, ancora più brutali, cattivi ed aggressivi, sotto l’occhio iniettato di sangue del grande-fratello-maiale, sono pronti a dare loro il cambio, sono pronti ad affossare le unghie del politicamente corretto, sotto i simboli di nuovi e vecchi partiti, nel ventre molle delle nostre fobie e delle nostre manie.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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