venerdì, Marzo 29, 2024
Il Parco Paranoico

Kurt Cobain’s Top 50 Albums

Mik Brigante Sanseverino Febbraio 21, 2023 Playlist Nessun commento su Kurt Cobain’s Top 50 Albums

Kurt Cobain, come è ampiamento risaputo, lasciò diversi taccuini. Fogli pieni dei suoi pensieri, dei suoi disegni, delle sue idee, delle sue riflessioni sul mondo della musica, tra le quali spicca la sua personale lista di quelli che erano i 50 dischi più graditi ai Nirvana. Una lista dalla quale, scegliendo un brano per ogni album citato da Kurt, abbiamo creato la playlist paranoica che accompagna questo articolo.

Un autoritratto commovente, sincero, intimo, ma anche ironico dell’uomo e dell’artista, che venne pubblicato, nel Novembre del 2002, col titolo di “Kurt Cobain: Journals” e che torna, puntualmente, ogni qual volta che ci accingiamo a celebrare il mito, come, appunto, è avvenuto, recentemente, nel giorno del suo compleanno: il 20 Febbraio.

Parole e immagini che non conducono, per forza di cose, come avviene spesso in questi a casi, alla celebrazione della fine tragica dell’eroe dannato, il quale soccombe, purtroppo, ai mostri della dipendenza e della depressione, per poi risorgere come il santo protettore di ogni banda, di ogni gruppo, di ogni insieme di persone che si sentono inadatte e cercano quel cambiamento sociale che i media sfruttano per venderci le loro cianfrusaglie virtuali a buon mercato. È una storia che abbiamo ascoltato e suonato innumerevoli volte, una storia fatta di governi e di movimenti giovanili, di hippie, di comunisti, di sette, di conformisti ed anticonformisti, di John il buono e Paul il cattivo, di poeti, di poliziotti, di cani da guardia, di politici e di presunti critici ed esperti. Sarebbe il caso, dunque, di non cadere più negli stessi schemi e nei medesimi consigli per gli acquisti, trovando, magari, l’ispirazione proprio sfogliando le pagine dei taccuini di Kurt ed ascoltando quella musica che lo metteva a suo agio, lo ispirava, lo emozionava o semplicemente lo divertiva o incuriosiva.  

Ciò che più colpisce è la cruda lucidità del suo messaggio, soprattutto la triste consapevolezza di stare pagando, a caro prezzo, sotto forma di tempo, affetti e sentimenti, qualcosa che non abbiamo chiesto, che non ci stimola, che non ci piace e che ci sta facendo male, molto male, impedendoci di mostrare la nostra luce interiore, impedendoci di esplodere della nostra stessa creatività così da restituire all’universo ciò che di buono, positivo e vitale ci ha donato.

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.