lunedì, Novembre 10, 2025
Il Parco Paranoico

Grade 2, Grade 2

Mik Brigante Sanseverino Marzo 5, 2023 Dischi Nessun commento su Grade 2, Grade 2

Grade 2 non cerca commistioni, ammiccamenti o divagazioni post-qualcosa, ma propone, in chiave attuale, un punk crudo e carismatico, un punk che non si perda in inutili, ridondanti e superficiali rivisitazioni delle leggendarie narrazioni del passato, ma sia in grado di confrontarsi, nel corpo e nella forma, con quelle che sono le dinamiche e le tendenze della società attuale.

I bassi profondi, le voci squillanti, le ritmiche abrasive, le sonorità aspre e grintose ci raccontano storie che non perdono mai la speranza e che tentano di convogliare rabbia ed aggressività in un percorso positivo che ci sproni ad essere meno omologati, meno aridi, meno individualisti, meno proni, meno impegnati ad emulare mode, comportamenti ed atteggiamenti che, tutto sommato, non ci appagano, non ci rispecchiano e non ci soddisfano, ma servono, semplicemente, a riempire le nostre giornate di oggetti, di gingilli, di bigiotteria tecnologica che ci impedisca di pensare, di renderci conto del tempo che stiamo sprecando inutilmente e di tutte le persone, le passioni e gli affetti che stiamo trascurando.

“Grade 2” è una liberatoria scossa contro tutte queste sciocche sovrastrutture virtuali, scandita da un punk-rock senza fronzoli, che ama essere diretto ed ostinato, senza, però, perdersi nel torbido nichilismo del suo remoto passato, ma mantenendo sempre chiaro, nel cuore e nella mente, quello che dovrebbe essere il finale lieto di questo excursus sonoro di quindici brani, ovvero quello di riconquistare la propria veemente, onesta, pura e vibrante autenticità. Possiamo, quindi, tranquillamente gettare il nostro sguardo sulle dinamiche umane, musicali ed artistiche delle grandi band degli anni Settanta ed Ottanta, da The Business ai Buzzcocks, passando per i Bad Religion e gli Overation Ivy, fino ad arrivare alle radici primordiali del garage-rock e del proto-punk degli Mc5 e The Stooges, ma non dobbiamo mai perdere di vista quelli che sono e saranno il nostro cielo, la nostra terra e il nostro mare, tutto quello che sarà, in pratica, il nostro vero testamento generazionale, ciò che ci lasceremo dietro, simbolo di quanto siamo stati deboli o forti, ottusi o lungimiranti, liberi o vincolati.

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About The Author

Michele Sanseverino è poeta, scrittore e ingegnere elettronico. Creatore della webzine di approfondimento musicale Paranoid Park (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine IndieForBunnies (www.indieforbunnies.com), intreccia analisi critica e sensibilità letteraria in uno sguardo che attraversa musica, poesia e cultura contemporanea. Nel 2025 ha pubblicato la raccolta di poesie "Poesie Senza Parole: Cartografie Di Un Lato Nascosto", opera che esplora le zone d’ombra e le risonanze interiori del vivere. Nel 2025 ha pubblicato l'antologia "Cronache Dal Parco Paranoico: Canzoni, Visioni e Futuri Mai Nati", articoli tratti dalla webzine Paranoid Park che ripercorrono il nostro cammino dalla fine della pandemia ad oggi. Inoltre: "Ultravioletto: Riedizione Fluida" e "Frammenti Di Tempesta: Riedizione Fluida"

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