martedì, Marzo 19, 2024
Il Parco Paranoico

Girl On The Shore, Torre Di Fine

Mik Brigante Sanseverino Marzo 9, 2023 Dischi Nessun commento su Girl On The Shore, Torre Di Fine

Ci sono sogni che ci infettano, che inclinano le nostre materialistiche certezze quotidiane, che riscrivono il senso delle perdite e delle assenze, rielaborando, di conseguenza, quelle che diventeranno le nostre nuove mappe emotive, mentre suoni intrisi di pioggia e di mare, di sfumature ambient ed avanguardiste, di divagazioni di matrice post-rock, di evocazioni noise-rock, scaveranno nel tumulto psicologico, donando consistenza darkeggiante a questo viaggio irto e tortuoso che sono i nostri sentimenti, le nostre passioni, i nostri rapporti umani, tutto ciò che ci definisce, ci rappresenta, ci addolora e ci fortifica.

Le trame suggestive e minimali di “Vanta”, l’elettrizzante rumorismo di “Attraction”, le aperture più morbide e melodiche di “Kenopsia”, la necessità di scoprire – attraverso “Ammonia” – un’estetica diversa, non più indifferente e lontana dai traumi spazio-temporali, ma desiderosa di conoscere ed assaporare i veri punti cardinali dell’esistenza, accettando il fatto che nessun progresso e nessuna tecnologia potranno consentirci di sottrarci a quei processi e a quelle trasformazioni che sono insite nella natura stessa della vita. Ma, se da un lato ciò ci disorienta, dall’altro ci arricchisce, perché ci permette di intuire e scoprire l’ampia tavolozza cromatica delle nostre emozioni, dei nostri pensieri, delle nostre percezioni e delle nostre idee che assumono la forma preziosa e sintetica di vibrazioni e di codici che possono essere, allo stesso tempo, sonori, verbali e sensoriali. E saranno proprio loro, in questa triplice veste, a risvegliare le nostre identità e le nostre coscienze assuefatte e a mostrarci che è proprio nel silenzio, è proprio nel buio, è proprio nella solitudine, è proprio nel freddo abbraccio della fine improvvisa che nuove storie, nuovi inizi, nuove narrazioni, nuovi canti possono germogliare.

I passaggi più scarni e apparentemente più desolanti, intanto, invadono il vuoto con la loro affascinante e profonda sensibilità, mescolando un innovativo ritualismo digitale con quelle che sono le nostre naturali visioni analogiche, in modo che i Torre Di Fine possano muoversi tra le contraddizioni, le vulnerabilità e gli affanni della modernità, ma anche tra le malinconie, le pagine stropicciate e i torti del passato, per costruire un album nel quale chiunque abbia la possibilità di ritrovare qualcosa di sé, senza più nessuna ipocrisia, senza più nessuna vergogna, senza più nessuna paura, ma con la consapevolezza che, a volte, è proprio nell’oscurità più fitta che i nostri occhi riescono a vederci meglio.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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