lunedì, Aprile 29, 2024
Il Parco Paranoico

Yay!, Motorpsycho

Mik Brigante Sanseverino Giugno 30, 2023 Dischi Nessun commento su Yay!, Motorpsycho

“Yay!” segna una necessità di cambiamento, ma anche la volontà di restare fedeli alla propria natura, lasciando che le inclinazioni heavy progressive-rock della band norvegese scivolino verso trame, visioni ed atmosfere più oniriche e folkeggianti. Ma ciò non significa affatto lasciare la presa, non è un abbandono, una resa o un congedo, ma il desiderio di dare sfogo alle proprie idee sonore e ai propri sentimenti in un modo differente, magari scegliendo un altro punto focale, più intimo, più introspettivo, più profondo, più incline a seguire le forze invisibili che permeano l’intero universo.

In questo magma sognante, però, trovano comunque spazio assoli di chitarra più decisi e vigorosi, nonché le divagazioni più pesanti ed appassionate di “Hotel Daedalus” o “The Rapture”. Forse, proprio perché i Motorpsycho, come tutti noi, trovano non poche difficoltà ad uscire dal labirinto bellicoso, ostile, rabbioso e distruttivo nel quale la nostra società globalizzata si è smarrita; e così hanno rallentano i tempi e le ritmiche, tentando di mettere meglio a fuoco la nostra realtà contorta e contraddittoria, cercando di uscire, una volta per tutte, da quella nebbia che ci ubriaca, che ci intossica e che ci disorienta, spingendoci, di conseguenza, a chiuderci in noi stessi, nelle nostre piccole e comode casette di periferia, nelle nostre oziose città, in compagnia di ricordi e di fantasmi, di illusioni e di paure.

Le stagioni, però, reclamano il loro corso naturale, l’estate ci spinge a non dare nulla per scontato, ma anche in un questi suoni morbidi e catartici c’è il seme della passata e gloriosa epicità, così come ci sono quelle ombre che ci corrompono e ci corrodono, forzandoci a credere che tutto – compresa la vita umana, comprese le sorti di questo pianeta – sia sacrificabile rispetto alla egocentrica soddisfazione dei propri bisogni materiali di benessere, di successo o di ricchezza. Ed allora l’album ci riconduce ad un’epoca più pura, sonicamente ancestrale, in un luogo imprecisato e fantasioso, tra i Led Zeppelin e una fantastica campagna abbracciata dalla luce solare e dal vento estivo, sotto l’attento sguardo, intriso di psichedelia e folk-rock, di un eroe munito di chitarra. Chi è? Lasceremo che siate voi a scoprirlo.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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