sabato, Luglio 27, 2024
Il Parco Paranoico

Snake Sideways, Do Nothing

Mik Brigante Sanseverino Luglio 2, 2023 Dischi Nessun commento su Snake Sideways, Do Nothing

“Snake Sideways” oscilla tra linee melodiche leggere e suadenti e la precarietà dei tempi moderni. Non offre certezze, non tenta di essere ciò che non è, né di seguire canoni estetici artificiali, ma tenta di riflettere, anche con un certo distacco, su tutte le contraddizioni della nostra società, offrendo un punto di vista che è quello della normalità. Non esistono super-eroi e chi vuol convincerci del contrario sa di barare e di svendere una visione troppo semplicistica e unidirezionale della realtà, una realtà dove esistono solamente il bianco ed il nero, il buono e il cattivo e tutto quello che si trova nel mezzo deve essere trascurato e considerato pericoloso, strano e sbagliato.

In fondo è sufficiente sintonizzarsi, un attimo, su qualsiasi spettacolo televisivo, ascoltare un telegiornale, tentare di svagarsi con una qualsiasi delle serie TV che i giganti dello streaming continuano, imperterriti, a produrre, per renderci conto di quanta fasulla sia la speranza che ci propinano. Una speranza ipocrita e buonista che ci convince di essere perfetti, di avere leggi giuste ed essere governati da una classe politica aperta, lungimirante e soprattutto politicamente corretta. Nulla di più falso e, per rendersene conto, basterebbe farsi un giro nelle periferie delle nostre città, nelle grandi stazioni o nelle zone industriali, magari seguendo quella che è la catena di produzione, di distribuzione e di smaltimento di cui, anche noi, siamo inevitabilmente parte.

Tutto ciò riveste questi dieci brani di drammaticità post-punk, permettendo ai bassi e alle trame elettroniche di esprimere l’urgenza di cambiamento di cui avremmo bisogno, ma anche la triste consapevolezza della nostra, spesso conveniente ed egoistica, staticità esistenziale, emotiva ed intellettiva. Tanto, alla fine, ci accontentiamo della nostra finta sicurezza, delle nostre rate, delle nostre droghe, dei nostri weekend, del fatto che qualcuno è stato licenziato, qualcuno è stato sfruttato, qualcuno è stato affamato, qualcuno è stato ammazzato. Ma, per fortuna, non siamo noi, non sono i nostri familiari, i nostri amici, i nostri colleghi, non è accaduto nel nostro bel quartiere, ma lontano da qui, magari oltre il mare, oltre quei confini invisibili che separano stati che, prima o poi, crolleranno tutti, a meno che, come ci esorta a fare la band inglese, non ci svegliamo da questo sonno irragionevole. Certo, resteremo delusi da ciò che vedremo, ma sarà, senza alcun dubbio, meglio così.   

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.