martedì, Aprile 30, 2024
Il Parco Paranoico

Ohio Players , The Black Keys

Mik Brigante Sanseverino Aprile 17, 2024 Dischi Nessun commento su Ohio Players , The Black Keys

11 album , 11 storie diverse che si ricongiungono in questa dodicesima fatica, che segna sia un ritorno a sonorità amorevoli e familiari, che il desiderio di diradare quella cupa foschia che attanaglia il nostro presente, per provare ad inventarsi un futuro alternativo, un percorso di pace e serenità, accompagnato, magari, dalle trame garage e funkeggianti del duo americano, nonché da un rock che abbia, allo stesso tempo, un gustoso sapore vintage, ma anche la sfrontatezza, battagliera, appassionante e impegnata, di orizzonti esistenziali scanditi da ritmiche e da atmosfere rap ed hip-hop.    

Tutto ciò dona colore all’album, tutto ciò è sincero divertimento e, quindi, è espressione di una cultura concreta, reale, positiva, vitale e, soprattutto, costruttiva. Una cultura che, oggi, purtroppo, appare sempre più debole, indifesa, pericolante e costantemente minacciata da tutti quegli interessi di parte, pregiudiziali, esclusivi e dispotici, che vogliono un mondo sulla perenne soglia dell’annichilimento, della precarietà e della tossicità, perché, solamente in questo modo, la minoranza, che detiene il potere politico ed economico, riuscirà a garantire la propria sopravvivenza, a dare un significato al proprio ruolo, alle proprie ingerenze, alle proprie menzogne, alle proprie aberrazioni, alle proprie misere vite.

Sì, perché si tratta proprio di questo, di vite misere, di vite povere, di vite che si sciolgono nell’odio, nella follia, nel razzismo e nella violenza, mentre ciò che ci stanno raccontando, musicalmente, i Black Keys è ciò che di meglio custodiamo nella nostra umanità, dalle preziose ed accattivanti melodie beatlesiane alle innovazioni elettroniche sperimentali degli anni Novanta, dal blues, più sporco, elettrico e graffiante, dei giorni acidi e lisergici della beat generation agli ospiti, da Beck a Noel Gallagher, che hanno dato il proprio notevole, gioioso e veritiero contributo a questo disco, alla sua freschezza e alla sua voglia di tradizione. E’ questo miscuglio, il miscuglio tra ciò che siamo stati, tra ciò che saremo, tra il nostro passato migliore e il nostro futuro più promettente, che ci permetterà, alla fine, di superare ogni difficoltà, qualsiasi siano i tentativi di mistificazione, di manipolazione o le oscure previsioni di qualche inanimata intelligenza artificiale. Perché, il punto è questo, nelle nostre corde, in quelle dei Black Keys, nella musica che ci piace ci sono le persone vere, i sentimenti veri, le passioni vere, le storie vere.

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.