domenica, Dicembre 14, 2025
Il Parco Paranoico

New Wave Vaudeville, Skinner

Mik Brigante Sanseverino Gennaio 19, 2025 Dischi Nessun commento su New Wave Vaudeville, Skinner

Skinner e il suo album di debutto rievocano una specifica ondata sonora che, a partire da New York, travolse l’inizio di quel florido decennio che furono gli anni Ottanta: quando la new-wave iniziò anche ad essere un fenomeno dannatamente commerciale, molti artisti e molte band della prima ondata si spinsero, in maniera profetica, in una dimensione sonora che alle aperture pop più melodiche e alle divagazioni di matrice dance, affiancava la sperimentazione, il rumore, le avanguardie free-jazz e le ritmiche afro-funk.  

Questo disco guarda proprio a quella dimensione eterogenea capace di trasformare il rumore in armonia e, quindi, in un’epoca così caotica e cacofonica, come quella attuale, nella quale siamo spesso travolti dal chiasso tumultuoso, violento, cattivo e balordo che circola in rete, la capacità di orientarsi in un mondo ribollente di menzogne, di contraddizioni, di follie e di sciocchezze, risulta, ovviamente, assai preziosa, soprattutto se tutto ciò viene fatto con intelligenza, con spensieratezza e con la giusta dose di tagliente ironia. Non è la scoperta di un nuovo continente musicale, ma Skinner, dall’Irlanda, sta, semplicemente, mostrandoci angoli, dettagli, isole che avevamo dimenticato. “New Wave Vaudeville”, dunque, è un liberatorio ritorno a trame ed atmosfere del passato, che vengono, però attualizzate e interpretate in base a quelle che sono le proprie esperienze e le proprie sensibilità, senza perdere la connessione con le ritmiche funkeggiante della disco-music anni Settanta e quell’indomito desiderio di rivalsa, d’indole punkeggiante, che ci spinge a rifiutare i dictat di un mondo che vediamo sempre più compromesso, ostile, arrabbiato e decadente.   

Non ne possiamo più, siamo ormai saturi e queste dieci canzoni danno una consistenza fisica alla saturazione, dando forma ad un viaggio spazio-temporale che unisce il movimento no-wave newyorkese, le aperture synth-pop degli anni Ottanta, le avanguardie artistiche della pop-art, i riverberi bowiani più danzerecci, con un secondo millennio che stenta ad avere le proprie idee, che non fa alto che riciclare qualcosa che è stato già pensato, salvo poi stancarsene immediatamente e gettare via tutto nel buco nero di un mortificante e scialbo eterno presente. 

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About The Author

Michele Sanseverino è poeta, scrittore e ingegnere elettronico. Creatore della webzine di approfondimento musicale Paranoid Park (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine IndieForBunnies (www.indieforbunnies.com), intreccia analisi critica e sensibilità letteraria in uno sguardo che attraversa musica, poesia e cultura contemporanea. Nel 2025 ha pubblicato la raccolta di poesie "Poesie Senza Parole: Cartografie Di Un Lato Nascosto", opera che esplora le zone d’ombra e le risonanze interiori del vivere. Nel 2025 ha pubblicato l'antologia "Cronache Dal Parco Paranoico: Canzoni, Visioni e Futuri Mai Nati", articoli tratti dalla webzine Paranoid Park che ripercorrono il nostro cammino dalla fine della pandemia ad oggi. Inoltre: "Ultravioletto: Riedizione Fluida" e "Frammenti Di Tempesta: Riedizione Fluida"

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