martedì, Aprile 23, 2024
Il Parco Paranoico

Grilli, Lou Mornero

Mik Brigante Sanseverino Gennaio 15, 2021 Dischi Nessun commento su Grilli, Lou Mornero

Quando il nostro mondo non gira proprio come vorremmo, nasce dentro di noi, quasi in maniera spontanea, la voglia di mettere le cose a posto, di ordinare i pensieri, di controllare e distribuire le emozioni. Ma, in fondo, il caos fa parte delle nostre vite, siamo spinti dai nostri piccoli, grandi istinti naturali, giorno dopo giorno; siamo intenti a percorrere un’ouverture di luci ed ombre, di gioie e delusioni, di silenzio e rumore, che si trasforma pian, piano in domande, in idee, in visioni, in concetti, in parole che risuonano nella nostra mente e nel nostro cuore.

Ecco, dunque, “Grilli”, il nuovo album di Lou Mornero, che introdotto dallo stridere di trame e versi elettronici, si lascia attraversare ed ispirare dalle diverse percezioni, assuefazioni, intromissioni, stimolazioni, che caratterizzano le nostre esistenze, dando così corpo ad un disco dalle diverse sfumature musicali: alcune cupe e nostalgiche, come un sofferto blues del passato, altre solari ed irrequiete, totalmente immerse nelle fuggevoli melodie dei tempi moderni.

Che ci piaccia o no, viviamo un’epoca nella quale è facile ritrovarsi preda del vuoto, Lou Mornero esprime, quindi, il bisogno umano ad avere un confronto: “La Cosa Vuota” e “Due” ne sono la testimonianza reale, sia a livello pratico, che concettuale; la presenza dell’altro è il solo modo per svelare le bugie, dalle quali, sempre più spesso, siamo circondati. Le atmosfere riflessive di “Acquario” assumono le sembianze di una corrente fredda e strumentale che si scontra, all’improvviso, con la corrente calda di “Happy Birthday Songwriter”, viscerale flusso di coscienza, folkeggiante e barrettiano, nel quale l’anima del narratore chiede solamente di potersi rivelare al mondo, senza paura di mostrare le proprie debolezze, le proprie mancanze, i propri sbagli, il peso dei suoi anni trascorsi. “Piccolo Tormento” ritorna su ambientazioni indie-pop, delicate e melodiche; i suoi ritmi, apparentemente spensierati, sono l’incitamento conclusivo a destarsi, ad accettare il disordine e la disorganizzazione esistente tra i nostri sentimenti, creando un trait d’union spirituale con un brano di Cristina Donà, “In Un Soffio”.

La ruota, intanto, ha compiuto il proprio giro e ascoltiamo, nuovamente, dopo l’ennesima ouverture, l’accogliente e rassicurante stridere dei grilli di casa nostra, che continuano a parlarci, che non tacciono mai.

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.