domenica, Dicembre 14, 2025
Il Parco Paranoico

Vanishing Patience, We Hate You Please Die [video]

Come possiamo esorcizzare e liberarci dalla rabbia che accumuliamo quotidianamente, ogni volta che ci sentiamo troppo piccoli, troppo soli o troppo deboli dinanzi quelle che sono delle evidenti e ricorrenti ingiustizie? Viviamo circondati, purtroppo, da innumerevoli forme di compromesso sulle quali, sempre più spesso, siamo costretti a sorvolare e a chiudere gli occhi, vuoi per semplice ed egoistica convenienza, vuoi per la paura di doverci schierare apertamente contro nemici che sentiamo essere molto più forti, più ricchi e più potenti di noi.

Ed intanto la nostra vita scivola via, mentre fingiamo di non accorgercene, verso un discount che smercia solamente luoghi comuni, pregiudizi e soprattutto comportamenti, atteggiamenti ed idee che sottendono un logoro ed insopportabile sottofondo di maschilismo, paternalismo e perbenismo a buon mercato. 

La band francese è stanca di tutto questo. E noi con loro. “Vanishing Patience”, con il suo incipit accattivante e l’energico ritornello e con le sue immagini domestiche che sembrano volerci rassicurare, mentre, in realtà, ci mostrano come, al di là delle nostre apparentemente tranquille e colorate cucine, le fiamme della repressione si stiano facendo sempre più alte, intransigenti e minacciose, sintetizza, alla perfezione, il senso di inconsistenza, di subalternità e di superficialità che stanno prendendo le nostre esistenze.

A guardarci bene siamo solo delle marionette. Altre mani, infatti, mani esterne, per quanto possano apparire delicate e piacevoli, si insinuano nella nostra intimità, nelle nostre fantasie, nei nostri spazi, in qualsiasi rapporto sociale, affettivo o lavorativo, obbligandoci a seguire sempre la loro sconfortante ricetta e a preparare sempre la stessa torta. Qual è il suo sapore? Qual è la sua consistenza? Qual è il suo vero volto? We Hate You Please Die ce lo mettono in musica e lo fanno attraverso le loro trame ritmate e punkeggianti, attraverso la loro cruda ed innocente tenerezza ed attraverso quella salvifica e irriverente ironia che, per quanto possa essere enorme il loro arrogante potere, li fa, puntualmente e favolosamente, ammattire. 

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About The Author

Michele Sanseverino è poeta, scrittore e ingegnere elettronico. Creatore della webzine di approfondimento musicale Paranoid Park (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine IndieForBunnies (www.indieforbunnies.com), intreccia analisi critica e sensibilità letteraria in uno sguardo che attraversa musica, poesia e cultura contemporanea. Nel 2025 ha pubblicato la raccolta di poesie "Poesie Senza Parole: Cartografie Di Un Lato Nascosto", opera che esplora le zone d’ombra e le risonanze interiori del vivere. Nel 2025 ha pubblicato l'antologia "Cronache Dal Parco Paranoico: Canzoni, Visioni e Futuri Mai Nati", articoli tratti dalla webzine Paranoid Park che ripercorrono il nostro cammino dalla fine della pandemia ad oggi. Inoltre: "Ultravioletto: Riedizione Fluida" e "Frammenti Di Tempesta: Riedizione Fluida"

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