venerdì, Aprile 19, 2024
Il Parco Paranoico

This Is What We Do, Leftfield

Mik Brigante Sanseverino Gennaio 28, 2023 Dischi Nessun commento su This Is What We Do, Leftfield

“This Is What We Do” è un lavoro in bilico, ma questo non è un aspetto negativo, perché i Leftfield, pur conservano un approccio sentimentale, espressivo e sonoro legato all’epoca sorprendente e spensierata della techno e dell’acid music, riescono a non farsi risucchiare, completamente, dal passato, dai ricordi, dalle storie vissute e da dischi che, ormai, sono diventati epici e leggendari, ma esplorano quello che è il nostro aleatorio ed estraniante presente, ne seguono le ritmiche e le interruzioni, le improvvise accelerazioni e le devastanti contraddizioni. Quindi, se la nostalgia è, senza alcun dubbio, un’emozione fondamentale del loro approccio umano ed artistico a questi undici brani, lo è anche l’indispensabile e vitale desiderio di sperimentare altro, di conoscere altro, di comprendere altro, di vivere altro.

Il rischio è quello di mantenersi solamente in superficie, di non addentrarsi nei meccanismi, a volte torbidi e maniacali, dai quali si originano pensieri e sentimenti, scelte ed azioni. Il cielo e l’orizzonte non sono più quelli del passato, per certi versi la situazione politica, economica e sociale degli anni Novanta, rispetto a cosa è accaduto nel nuovo millennio e a cosa sta accadendo adesso, era qualcosa di semplice e lineare, mentre, oggi, nuovi fantasmi, antichi fantasmi, eventi catastrofici e variabili in perenne mutamento hanno contribuito a rendere tutto estremamente temporaneo, abbattendo ogni sicurezza, ideologia o teoria che, nel secolo scorso, potevano avere rilevanza, attrattività o semplicemente fascino sulle nuove generazioni.

E visto che il tempo di decadimento intrinseco della musica elettronica è sempre più breve, rischieremmo di definire il tutto come un necessario momento di leggerezza e di divertimento, basato su una lettura del passato che vogliamo lieto e scanzonato, ma se, invece, riusciamo, per un attimo, a prendere le distanze da questa narrazione puramente ludica e conveniente, possiamo renderci conto che proprio in quel passato, in operazioni che, a suo tempo, apparivano benevole e progressiste, erano, invece, celati i semi della discordia sociale, della fragilità economica e del caos ambientale che sconvolgono il mondo del 2023.

Non sono più i tempi di “Born Slippy”, né per i Leftfield, né tantomeno per noi, quei tempi meravigliosi sono solo un’ombra pesante da sopportare, siamo stati presi in giro, siamo stati imbrogliati, forse non ce ne siamo resi conto oppure abbiamo pensato che quello fosse l’unico modo per avere una vita più facile, più comoda, più ricca, ma ne è davvero valsa la pena?

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.