venerdì, Aprile 19, 2024
Il Parco Paranoico

Motel Chronicles, Emidio Clementi & Corrado Nuccini

Le reminiscenze e le ossessioni di Sam Shepard si trasformano in riverberi psichedelici dalla potente componente cinematografica. Sonorità in grado di trasportarci in una dimensione aliena ed estraniante, nelle sue anonime e narcotizzanti città-deserto, nelle quali la solitudine assume una consistenza fisica e materiale, tossica e letale.

Silenziose stanze d’albergo, canali televisivi abitati solamente da tele-predicatori paranoici, ostinati ed antichi pregiudizi razziali, uomini d’affari senza scrupoli, finti eroi che esibiscono le loro bottiglie di bourbon, sovvertivi e rivoluzionari echi jazzistici, notti fatte di proiettili e di sirene, immense distese d’asfalto, apparentemente immobili e tranquille, ma, in realtà, causa paradossale di morte per creature inconsapevoli ed innocenti, dodici episodi musicali intrisi di elementi elettronici, di trame lunatiche, di atmosfere post-rock che oscillano tra il presente e il passato, tra ricordi reali e quelle che, invece, sono soltanto delle assurde e maniacali fantasie, percorrendo, nel frattempo, senza alcuna pretesa, né di salvezza, né di redenzione, le strade dell’America più viscerale, più torbida, più autentica, più vera. 

Ed intanto Emidio Clementi e Corrado Nuccini avanzano nelle profondità di una notte totalmente buia ed ostile, facendosi largo con le mani attraverso i versi ed i solchi delle poesie, le surreali visioni provocate e prodotte da questi racconti che sembrano scorrere in modo caotico e disordinato, ma che, in realtà, hanno un obiettivo chiaro e preciso e cioè quello di smascherare le illusioni leggendarie sulle quali si regge l’egemonia Americana, quelle falsità che ci forniscono una rappresentazione parziale ed assolutamente frammentaria della verità, nutrendo quello che è il mito ed impedendoci di comprendere quelle che sono, purtroppo, le nostre catene. Le catene che ci impediscono di dirigerci verso uno spazio sconfinato di orizzonti, di deserti, di montagne, di fiumi, di sentieri, di persone, di fatti e di sentimenti che non hanno bisogno di nessun limite, nessuna punizione, nessun divieto, nessun indottrinamento, nessun confine.

Le immagini, le parole ed i suoni diventano un tutt’uno, una tela unica nella quale non ci sono più solamente Emidio Clementi e Corrado Nuccini, non si sono più solamente le allucinanti rivelazioni di Sam Shepard, ma altri artisti, altri attori, altri scrittori, altre sensibilità, spesso appartenenti a persone comuni, del tutto ignote e sconosciute, emergono dall’oscurità per fornirci le proprie testimonianze emotive e le proprie esperienze di vita vissuta, mentre i loro occhi si perdono, dolcemente, in un sogno anestetizzante che taglia, come fosse una gelida lama affilata, le Badlands della nostre stesse coscienze cortesi e silenziose, facendo sì che le stelle di un cielo minimalista, amorevole e lisergico possano, finalmente, tornare a brillare sui nostri passi e sulle nostre umane inquietudini. 

Like this Article? Share it!

About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

Comments are closed.