giovedì, Maggio 2, 2024
Il Parco Paranoico

Sigur Ros @ Faro Borbonico – Locus Festival, Bari 11/07/23

Il silenzio dei Sigur Ros si è, finalmente, interrotto.

Dopo la pubblicazione del recente “ÁTTA”, la band islandese ha proposto il suo spettacolo anche qui in Italia, offrendoci, con la consueta e melodica maestria, le proprie trame fluttuanti, irreali, dilatate ed introspettive, un vero e proprio elisir magico contro le desolanti ed estenuanti tenebre che mettono in pericolo la nostra sanità e la nostra salute mentale.

Da un lato, infatti, abbiamo la brutale ferocia di un mondo che sembra, sempre più, destinato ad alienarsi da ogni speranza; dall’altro, invece, c’è la loro drammatica, sognante ed eloquente energia sonora, capace di essere intensa ed appagante, nonostante il trio abbia deciso di servirsi di queste atmosfere minimali che restano in bilico tra elettronica, musica cinematica e post-rock, andando a costruire una propria, peculiare ed alternativa fisica dell’universo. Nuove leggi e nuove formule spazio-temporali, matematiche intime e sensuali, intrise di profonda spiritualità, celebrazioni immaginifiche di una Terra che vorrebbe, nuovamente, sentirsi pura, mentre gli apici più inqueti del loro rock spaziale sferzano le anime antiche di questi esseri umani che hanno dimenticato il soffio divino che le rende uniche, desiderose di conoscenza e bisognose d’amore, ma anche pericolosamente predisposte all’odio, alla rabbia e a tutte quelle turbolenze emotive dalle quali si generano le guerre e le crisi che distruggono la società e l’ambiente.

Sotto un occhio silenzioso, quello del Faro Borbonico presente nel porto di Bari, il Locus Festival da inizio, quindi, al suo annuale percorso sonico ed umano, artistico e sociale, tentando – proprio con il trio d’Islanda – di irradiare una luminosa immensità sugli ascoltatori presenti: in fondo noi non abbiamo bisogno di scoprirci diversi, più tecnologici, più forti, più ricchi, più belli o più famosi, ma ci serve, semplicemente, ritrovare la strada per le pieghe armoniose della nostra sensibilità umana, tesoro inestimabile di ricordi e fonte inesauribile di nuove intriganti narrazioni musicali, riverberi elettronici, divagazioni avanguardistiche sperimentali, reminiscenze classiche e jazzistiche, al di là di ogni cielo buio, di ogni ostilità, di ogni incoerenza, di qualsiasi spettro virale metta a rischio noi stessi e il pianeta che ci ospita.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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