venerdì, Aprile 26, 2024
Il Parco Paranoico

2019, I 10 Migliori Album

Mik Brigante Sanseverino Dicembre 12, 2019 Parole Nessun commento su 2019, I 10 Migliori Album

#10) STORM{O}
FINIS TERRAE
[Recensione]

La nostra esistenza, spesso, si riduce a tutta una serie di atti meccanici e ripetitivi, che compiamo, giorno dopo giorno, credendo che questa routine, questa apparente sicurezza, questa finta indipendenza economica, questi banali aperitivi del venerdì sera e queste cene in salotto con gli amici, siano la felicità, ma non è così: la felicità è altrove, la felicità è aldilà. È aldilà dei confini mentali ed anche fisici che abbiamo costruito per proteggere le nostre piccole comodità, per sentirci appagati perché abbiamo una casa, un’auto ed un lavoro, per continuare a fingere ovunque con noi stessi e con gli altri.

#9) ALCEST
SPIRITUAL INSTINT
[Recensione]

Un inverno perenne spinge gli uomini verso la follia, mentre bestie feroci combattono per accaparrarsi quel poco che la terra malata ha da offire. Poi all’improvviso in un queste solitarie lande darkware scoppia il fuoco bruciante del metallo liquido ed incandescente, la terra si spacca, l’aria inizia a bruciare, il fuoco ingoia gli alberi rinsecchiti, mentre la sfinge risorge dalle ceneri del tempo.

#8) O.r.K.
RAMAGEHEAD
[Recensione]

Il mondo moderno è sovraccarico di informazioni, molte delle quali, però, sono inutili o ridondanti e, nel peggiore dei casi, sono assolutamente false e faziose. Queste così dette “fake news” non sono un evento puramente accidentale della tecnologia dell’informazione, ma rappresentano il tentativo concreto della classe minoritaria, che detiene il potere politico ed economico, oltre gran parte delle ricchezze del pianeta, di imporre la propria volontà sulle masse, tanto nei paesi più sviluppati, che in quelli più arretrati.

#7) MOTORPSYCHO
THE CRUCIBLE
[Recensione]

Il disco scorre su due binari paralleli: da un lato il mondo esterno, la continua lotta tra il Bene ed il Male; dall’altro lato la nostra coscienza, le nostre emozioni più intime, il luogo dove le forze oscure e quelle luminose si affrontano in una battaglia decisiva, quella per la conquista ed il controllo delle nostre scelte. Si tratta, in fondo, delle due facce della medesima moneta; il destino del mondo passa attraverso quello di ciascuno di noi.

#6) NICK CAVE & THE BAD SEEDS
GHOSTEEN
[Recensione]

“Love’s like that, you know”, una parte di speranza ed una di dolore, il rimorso per aver perso delle persone importanti, la gioia di trovarne altre; è questo l’amore e tu lo sai. Soprattutto quando il tempo trascorso ti permette di narrare le tue storie, tra sonorità ambient e ballate psichedeliche, pianoforti, archi, sintetizzatori ed il violino di Warren Ellis.

#5) BAD RELIGION
AGE OF UNREASON
[Recensione]

Il nostro unico cruccio è l’urgenza; la fretta di poter possedere, al più presto, cose inutili che con altrettanta frettolosità dimenticheremo e butteremo via; e così abbiamo affidato, completamente, il controllo totale delle nostre scelte ad un Sistema globale, politico e economico, che pensiamo scelga il meglio per noi, ma che, invece, non fa altro che ucciderci, ogni giorno sempre di più.

#4) THOM YORKE
ANIMA
[Recensione]

Il disco suona come una sorta di ninna nanna per un mondo che è giunto così lontano da non poter più tornare indietro e salvarsi, ma è solo un incubo ad occhi aperti per tenerci buoni e sottomessi o è la verità? Thom ci lascia con questo atroce dubbio, in bilico tra la consapevolezza di esser stati noi stessi a prediligere un utilizzo massivo e deformante della tecnologia e la speranza di spezzare queste catene artificiali e riappropriarci del pieno controllo delle nostre vite.

#3) FONTAINES D.C.
DOGREL
[Recensione]

Una tavolozza di malinconia, cieli plumbei e la necessità di esprimere i propri sentimenti prima che sia troppo tardi e l’urgenza del Tempo annienti tutto ciò che ci sta a cuore. La nostra realtà assume la forma di una filastrocca rabbiosa e veloce, come sono le nostre giornate alla ricerca affannosa di una felicità ed un equilibrio che ci appaiono lontani e sfuggenti, forse perché ci ostiniamo a guardare nella direzione sbagliata, invece di cercare la risposta in noi stessi.


#2) MASSIMO VOLUME
IL NUOTATORE
[Recensione]

Finiamo per perderci tra le onde; rinunciamo a ciò che siamo; a ciò che possediamo; persino a chi abbiamo amato e che ha ricambiato il nostro amore, semplicemente perché sarebbe difficile e complicato sopportarne il peso e la grandezza. Meglio vivere un perenne inverno, meglio coprire tutto sotto uno strato di foglie morte, meglio accontentarsi delle rovine di una casa distrutta, meglio convincerci che non sia stata colpa nostra. Ed allora prendiamocela con il destino, con il fato avverso, con quella dispettosa Signora del Caso.

#1) TOOL
FEAR INOCULUM
[Recensione]

E quando impareremo davvero a non contare più il Tempo, a non scegliere più in base ad esso, a provarci ancora quando tutti dicono che è troppo tardi o ad iniziare qualcosa quando tutti pensano sia troppo presto, solo allora potremo essere veramente felici. Perché, in fondo, come recitano i versi di “Pneuma”, noi non siamo altro che respiri, soffi di parole destinati a bruciare velocemente.

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About The Author

Michele Sanseverino, poeta, scrittore ed ingegnere elettronico. Ha pubblicato la raccolta di favole del tempo andato "Ummagumma" e diverse raccolte di poesie, tra le quali le raccolte virtuali, condivise e liberamente accessibili "Per Dopo la Tempesta" e "Frammenti di Tempesta". Ideatore della webzine di approfondimento musicale "Paranoid Park" (www.paranoidpark.it) e collaboratore della webzine musicale "IndieForBunnies" (www.indieforbunnies.com).

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