“Heavenly Bodies, Repetition, Control” si espande in una dimensione alternativa ed immaginifica nella quale gli esseri umani vivono rinchiusi nei loro affollati e tossici quartieri-alveare, tentando di ridurre al minimo tutto ciò che è interazione sociale, tutto ciò che è contatto corporeo, tutto ciò che è un crudo, sincero ed onesto scambio di idee, di pensieri e di opinioni, fingendo, persino, di avere una piena e completa fiducia nelle autorità costituite e in quello che è il proprio governo.
Ma sicuri che si tratti solamente di una dimensione alternativa?
Intanto l’armonia viene spazzata via da bassi profondi e ritmiche abrasive, da trame elettroniche di matrice no-wave che si innestano su background ed atmosfere punkeggianti, tentando di costruire quei paesaggi avventurosi e liberatori che spronino le persone ad uscire dagli schemi ricorrenti nei quali sono state intrappolate e a sperimentare ed accogliere le nuove percezioni e i nuovi stimoli che provengono dal mondo esterno, facendo sì che la curiosità musicale dei Noble Rot diventi anche in una curiosità sociale, emotiva, filosofica e politica. Una curiosità che ci sproni a dare una lettura critica ai fatti e agli eventi che coinvolgono, in modo più o meno diretto, quello che è il mondo dei nostri affetti, dei nostri interessi, delle nostre passioni, dei nostri impegni e delle nostre relazioni.
Indagine conoscitiva eterogenea che non si muove solamente nello spazio, ma anche nel tempo, rileggendo, con interesse, i meandri più sconosciuti, torbidi, spigolosi, elettrici, ossessivi e meno istituzionalizzati degli anni Ottanta e, contemporaneamente, proiettando le proprie scoperte sonore verso quello che sarà il domani, ovvero quelli che saranno i pericolosi, sofisticati ed elaborati orizzonti sintetici, fluidi e multimediali, nei quali rifletteremo le nostre esistenze. Orizzonti che dovremo imparare ad individuare e riconoscere se non vogliamo rimanere schiacciati sotto il peso delle loro ricostruzioni virtuali della realtà, una realtà che, invece, dobbiamo assolutamente intercettare e comprendere al meglio delle nostre possibilità.
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